La banca centrale russa ha mantenuto il suo tasso di interesse chiave al 16% per la terza riunione consecutiva venerdì, ma ha alzato la sua previsione di inflazione per il 2024, riconoscendo per la prima volta che potrebbe faticare a raggiungere il suo obiettivo del 4% quest'anno.

La decisione è stata in linea con un sondaggio Reuters tra gli economisti, che aveva previsto che la persistenza dell'inflazione, alimentata dalla forte domanda dei consumatori e dalla diffusa carenza di manodopera, avrebbe impedito alla banca centrale di alleggerire i costi di prestito più rapidamente.

La banca ha alzato la sua previsione di inflazione al 4,3-4,8% dal precedente 4-4,5%.

"A causa della domanda interna ancora elevata, che supera le capacità di espansione dell'offerta, l'inflazione tornerà all'obiettivo un po' più lentamente di quanto previsto dalla Banca di Russia a febbraio", ha dichiarato la banca in un comunicato.

La Banca di Russia ha aumentato i tassi di 850 punti base nella seconda metà del 2023, compreso un rialzo di emergenza non programmato ad agosto, quando il rublo ha superato i 100 dollari e il Cremlino ha chiesto una politica monetaria più restrittiva.

L'inflazione, la principale area di preoccupazione della banca, si è attestata al 7,4% nel 2023, rispetto all'11,9% del 2022. Gli economisti prevedono che quest'anno rimarrà ben al di sopra dell'obiettivo del 4% della banca centrale. (Servizio di Reuters; Scrittura di Alexander Marrow; Editing di Mark Trevelyan)