Eni ha ridotto le emissioni nette di carbonio nel settore upstream del 40% e le emissioni complessive del 30% lo scorso anno rispetto ai livelli del 2018, ha dichiarato mercoledì l'azienda energetica italiana in occasione della pubblicazione del suo rapporto di sostenibilità.

Il gruppo ha recentemente prestato particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di metano, che sono diminuite di oltre il 20% entro il 2023 per il business upstream, ha aggiunto.

L'azienda ha anche stabilito collaborazioni strategiche con partner internazionali, come Sonatrach in Algeria,

EGAS in Egitto e ADNOC negli Emirati Arabi Uniti, per sostenerli nel percorso di transizione energetica.

PERCHÉ È IMPORTANTE

Il gruppo controllato dallo Stato ha fissato l'obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio (Ambito 1 e Ambito 2) dalle operazioni a monte entro il 2030, che fa parte del suo obiettivo finale di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

L'Eni sta spostando la sua produzione di idrocarburi verso il gas naturale e lontano dal carbone e dal petrolio, nell'ambito del suo percorso di transizione energetica, e sta anche incrementando le attività a bassa emissione di carbonio.

Il metano è la seconda causa del cambiamento climatico dopo l'anidride carbonica e nel breve termine ha un effetto di riscaldamento molto più elevato, nonostante abbia una durata di vita molto più breve nell'atmosfera mondiale rispetto ad altri gas.

QUOTA CHIAVE

"La transizione energetica è irreversibile e dobbiamo garantirne la realizzazione senza sacrificare il sistema di produzione e il sistema di produzione.

sostenibilità sociale", ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi in un comunicato.