ROMA (Reuters) - Il governo italiano sta collaborando con l'Unione europea per garantire che le imprese Ue colpite dalle sanzioni russe siano risarcite per i danni subiti.

Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha posto sotto "gestione temporanea" i beni di alcune aziende occidentali, giustificando queste mosse come ritorsioni per le azioni di altri Paesi contro le imprese russe.

La scorsa settimana, il presidente Vladimir Putin ha posto le controllate russe dell'italiana Ariston e del produttore tedesco di elettrodomestici BSH Hausgeraete sotto la gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems.

L'Ue ha criticato la Russia, affermando che le sue azioni contro le aziende italiane e tedesche sottolineano il disprezzo di Mosca per il diritto internazionale.

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha convocato l'ambasciatore russo a Roma e ha detto di aver discusso il caso con i partner Ue.

"Ci siamo attivati anche con l'Ue perché tutto il tema delle sanzioni è un tema che può essere affrontato solo in un contesto comunitario", ha detto il titolare della Farnesina durante un incontro online con le associazioni imprenditoriali e le aziende italiane attive in Russia.

"Stiamo lavorando per cercare di trovare una soluzione che permetta di ottenere un risarcimento dei danni che subiscono le imprese colpite dalle sanzioni russe".

Una fonte governativa ha detto che l'idea allo studio a livello Ue è quella di consentire alle aziende i cui beni sono stati sequestrati da Mosca di ricorrere ai beni europei già congelati appartenenti a JSC Gazprom Household Systems o ad altre società utilizzate da Putin per prendere il controllo degli asset russi di gruppi Ue.

(Giuseppe Fonte, Giselda Vagnoni, tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)