FRANCOFORTE/VIENNA (Reuters) - Il Tesoro Usa ha avvisato per iscritto Raiffeisen Bank International che il suo accesso al sistema finanziario statunitense potrebbe essere limitato a causa dei legami che la banca austriaca mantiene con la Russia, riferisce una persona che ha visionato la missiva.

Il 6 maggio, il vice segretario al Tesoro Usa Wally Adeyemo ha inviato una lettera a Rbi in cui esprime preoccupazione per l'attività dell'istituto in Russia e per una transazione, ora cancellata, da 1,5 miliardi di dollari con un magnate russo colpito da sanzioni, spiega la fonte.

Anche se l'affare legato a Oleg Deripaska è stato abbandonato da Raiffeisen giorni dopo l'arrivo della lettera, la fonte spiega che le preoccupazioni del Tesoro Usa circa le attività di Raiffeisen in Russia permangono.

L'avvertimento è il più forte giunto finora alla più grande banca occidentale in Russia e fa seguito a mesi di pressioni da parte di Washington, che sta indagando sulle attività dell'istituto austriaco nel paese da più di un anno.

La mossa sottolinea la profonda frustrazione a Washington nei confronti della banca austriaca nonostante il dietrofront su Strabag, che aveva aggravato le tensioni.

Un portavoce di Raiffeisen afferma che la banca si è ritirata dall'affare Strabag e non ha concluso alcuna transazione.

Il portavoce aggiunge che Rbi ha "significativamente ridotto" le attività in Russia e ha adottato ampie misure per mitigare i rischi derivanti dalle sanzioni.

"Rbi continuerà a lavorare per deconsolidare la sua controllata russa", ha detto il portavoce a Reuters.

Nella lettera, Adeyemo, il No.2 del Tesoro Usa, scrive che l'espansione dell'attività di Raiffeisen in Russia contraddice le rassicurazioni che la banca aveva dato al Tesoro sugli sforzi per ridurre la presenza in Russia, secondo la fonte.

Adeyemo ha avvertito che il comportamento di Rbi aumentava il rischio che il Tesoro dovesse prendere misure per limitare il suo accesso al sistema finanziario statunitense, date le preoccupazioni per le implicazioni per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Le autorità Usa hanno il potere di bloccare l'accesso di una banca al dollaro, innescandone una probabile crisi.

La lettera fa anche riferimento all'ordine esecutivo del Presidente Joe Biden che autorizza sanzioni secondarie degli Stati Uniti contro istituti finanziari esteri che effettuano transazioni significative con il settore militare e industriale russo.

L'avvertimento aumenta ulteriormente la pressione su Raiffeisen, un canale cruciale per individui e aziende russe per transazioni in euro e dollari.

Vienna rimane uno snodo chiave per il denaro proveniente dalla Russia e dai suoi ex vicini sovietici.

Rbi in Russia ha circa 2.600 clienti corporate, 4 milioni di correntisti e 10.000 dipendenti, che desiderano che rimanga perché consente pagamenti internazionali, ha detto una fonte a Reuters.

Come Rbi, a oltre due anni dall'invasione russa dell'Ucraina, anche UniCredit non ha fatto progressi nell'uscita dal paese ma Rbi ha dimensioni maggiori ed è diventata il banco di prova della determinazione occidentale a interrompere i legami con la Russia.

(Versione italiana, editing Andrea Mandalà)