ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta della settimana in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'260,91 punti, in flessione dello 0,63% rispetto a venerdì.

La vigilia del primo maggio, giornata festiva per il mercato di Zurigo, è stata tutt'altro che calma. Gli operatori hanno infatti dovuto digerire numerosi rapporti trimestrali, di aziende sia elvetiche che straniere, come pure tutta una serie di dati congiunturali di primo piano in Europa. A questo proposito non è passata inosservata l'inflazione nell'Eurozona, rimasta stabile: per gli osservatori nulla più si frappone ora a un taglio dei tassi in giugno da parte della Banca centrale europea (Bce).

L'evento della settimana si svolgerà però domani: la Federal Reserve sarà chiamata a decidere sui tassi e a fornire indicazioni sul futuro della sua politica monetaria. Un certo nervosismo al riguardo era palpabile e non sono mancati accenni di elevata volatilità. Grande attesa vi è anche per gli ultimi dati - che saranno diffusi in serata - di Amazon: potrebbero avere conseguenze importanti su tutta una serie di valori tecnologici.

A questo proposito in Svizzera i riflettori erano puntanti su Logitech (-0,99% a 72,06 franchi): l'impresa ha presentato dati sulle vendite superiori alle previsioni e guarda con fiducia al futuro; in mattinata l'azione è arrivata a guadagnare il 10%, poi ha ripiegato.

Fin da subito in difficoltà sono apparsi i titoli maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,93% a 44,89 franchi), Holcim (-2,23% a 77,18 franchi), Kühne+Nagel (-0,33% a 243,70 franchi) e Sika (-0,30% a 263,30 franchi).

In ambito finanziario UBS (-3,31% a 24,27 franchi), che da oggi è scambiata senza il dividendo di 0,70 dollari (0,64 franchi), ha arretrato più di Swiss Re (-0,48% a 99,82 franchi) e Zurich (-0,02% a 444,20 franchi).

Hanno cercato di trainare il listino Nestlé (+0,13% a 92,20 franchi) e Novartis (+0,20% a 89,05 franchi), mentre il terzo peso massimo difensivo, Roche (-0,27% a 220,60 franchi), è stato trascinato dalla corrente generale.

Nel mercato allargato va segnalato il balzo di Hochdof (+257,14% a 5,00 franchi): l'azienda in difficoltà è stata acquisita per il 10% dal gruppo italiano Newlat, che intende rivitalizzare l'impresa. Sandoz (+1,60% a 31,15 franchi) ha messo termine a una vertenza con la società biotecnologica americana Amgen in materia di brevetti. Hanno pubblicato i conti Clariant (+2,68% a 13,78 franchi), Straumann (-11,38% a 123,00 franchi) e SIG Group (-2,75% a 18,40 franchi).