LOSANNA (awp/ats) - La Svizzera rimane un paese di punta nella competitività digitale: è quinta, dietro a Stati Uniti, Paesi Bassi, Singapore e Danimarca, in una classifica stilata dall'Institute for Management Development (IMD) di Losanna e pubblicata oggi.

La Confederazione mantiene quindi il rango che aveva l'anno scorso. Nell'analisi del 2023, che comprende 64 nazioni, la repubblica dei 26 cantoni rimane comunque più performante dei suoi vicini: l'Austria è 22esima, la Germania è 23esima, la Francia 27esima e l'Italia 43esima. La classifica viene chiusa da Argentina (61esima), Colombia (62esima), Mongolia (63esima) e Venezuela (64esima).

Tornando alla Svizzera e analizzando i singoli comparti che contribuiscono poi al giudizio complessivo, il paese di Guglielmo Tell risulta essere al primo posto mondiale in termini di conoscenza, ma solo al sesto per quanto riguarda la preparazione al futuro e decimo in termini di tecnologia. Scende inoltre al 16esimo rango per quanto concerne l'accettazione della digitalizzazione da parte dei cittadini.

"La competitività digitale complessiva della Svizzera è eccellente, ma l'atteggiamento dei cittadini nei confronti della tecnologia è l'aspetto più carente", afferma Arturo Bris, professore al MID, riferendosi in particolare al rifiuto dell'identità digitale in votazione popolare nel 2021. L'esperto menziona anche l'uso "molto basso" dell'applicazione Covid, le preoccupazioni "estremamente elevate" sulla sfera privata e i servizi bancari digitali che "non sono così sviluppati come in molti altri paesi".

"Questo riflette la cultura svizzera in materia di adozione della tecnologia a livello individuale, che è molto più debole rispetto a quella di altri stati, nonostante l'eccellente infrastruttura digitale, la robusta regolamentazione e la disponibilità di talenti digitali", conclude lo specialista.