ROMA (MF-NW)--L'autunno è tornato, almeno da calendario, nonostante il caldo da record. E con esso torna lo spettro del Covid, non in toni allarmistici, ma la crescita dei contagi è repentina: +13,8% solo nell'ultima settimana. Ora però la ricerca e la creatività italiane forniscono una nuova e innovativa arma: la tecnologia e4shield che «usando le onde elettromagnetiche, di un'intensità inferiore a quella di un comune Wifi o smartphone, distrugge l'involucro esterno del virus inattivandone, di fatto, il potere di trasmissione».

Lo spiega a MF-Milano Finanza, Vincenzo Pompa, amministratore delegato di e4life, startup nata dalla joint venture tra l'Elt Group, da oltre 70 anni attiva nei sistemi difesa elettronica, e Lendlease, specializzata in grandi progetti di rigenerazione urbana, che ha ideato e realizzato il brevetto e ora si accinge a commercializzare i dispositivi intelligenti.

Domanda. E4life ha pochi mesi, come siete riusciti a realizzare una tecnologia unica al mondo?

Risposta. Usando idee e soprattutto competenze pre-esistenti. L'iniziativa dietro i dispositivi e4shield parte infatti tre anni fa, nel pieno del periodo Covid. In particolare, una pubblicazione di medici taiwanesi segnalava la potenzialità di usare lo spettro elettromagnetico per inattivare i virus. E proprio le onde, pur se applicate alla difesa, sono l'ambito di azione di Elettronica, con soci come Thales e Leonardo. Quasi parallelamente le strade di Elt e Lendlease si sono incontrate nel distretto Mind di Milano, l'ex-area expo riqualificata proprio dal fondo immobiliare. Le due realtà hanno quindi intrapreso un percorso comune sfociato nella creazione di una newco ad hoc, e4life, per addentrarsi in un mercato diverso dalla clientela di entrambi, ossia rivolgendosi a imprese e consumatori.

D. Vi immettete infatti sul mercato con due dispositivi uno indossabile e uno per ambienti. Su quale puntate maggiormente?

R. Il dispositivo portatile (e4you) si può indossare durante gli spostamenti e in luoghi affollati, anche tutto il giorno tutti i giorni senza controindicazioni come dimostrano le certificazioni Ce e Sar . Il device fisso (e4ambient) va invece posizionato in ambienti chiusi e condivisi. Nella prima fase consideriamo propedeutico concentrarsi sul mercato business e corporate perché, da un lato, le imprese possono acquistare sia gli e4you che gli e4ambient e, dall'altro, possono divenire ambassador dei prodotti. Poi però l'obiettivo è espandersi anche nel pubblico, perché i device potrebbero, per esempio, essere installati in cinema o ospedali. Poi, dato che nessun altro ha la nostra tecnologia, puntiamo a crescere a livello globale.

D. Quali obiettivi finanziari e non vi siete posti?

R. Va precisato che siamo una startup in un mercato che non esiste quindi le stime potranno variare ampiamente ma possiamo contare anche su un vantaggio competitivo importante. Per ora puntiamo a raggiungere il break even già il prossimo anno e a continuare a investire significativamente in ricerca e sviluppo. Stiamo studiando, oltre alla possibilità di un'evoluzione dei device in base ai casi d'uso dei clienti, le ulteriori potenzialità della tecnologia. Con la New York University collaboriamo per capire come adattare la frequenza delle onde ai diversi patogeni nell'aria. E coopereremo con gli ospedali per testare la tecnologia anche contro i batteri.

red


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October 16, 2023 04:10 ET (08:10 GMT)