(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 mag - L'ultimo amministratore delegato di Credit Suisse, Ulrich Körner, lascerà Ubs "nelle prossime settimane". Lo riporta il Financial Times secondo cui Ubs mira a completare la fusione delle entità legali della banca con quelle di Credit Suisse entro la fine di maggio, poco più di un anno dopo che lo Stato svizzero ha orchestrato il matrimonio tra i maggiori gruppi bancari del paese. Körner, nominato amministratore delegato di Credit Suisse durante gli ultimi giorni nel 2022 e rimasto in carica dopo che Ubs ha salvato la banca, aveva sperato di lasciare l'azienda prima, ma, secondo persone informate sulle discussioni consultate dal Ft, è stato persuaso a restare fino dopo la fusione legale. La partenza di Körner e l'imminente fusione segna l'epilogo nella storia della banca che ha svolto un ruolo cruciale nel finanziamento del processo di industrializzazione della Svizzera e delle sue ferrovie. Secondo il piano di integrazione delineato dal ceo di Ubs Sergio Ermotti a febbraio, le entità svizzere dovrebbero fondersi nella seconda metà dell'anno, mentre i clienti di Credit Suisse continueranno a essere trasferiti a Ubs fino al prossimo anno. L'ultima parte dell'integrazione, la fusione dei sistemi informatici, si protrarrà fino al 2026.

Una volta completata la fusione legale, Ubs prevede di intensificare il suo programma di tagli di posti di lavoro, con l'obiettivo di avere un totale di 85.000 dipendenti entro la fine del processo di integrazione. Sulla base del conteggio della forza lavoro combinata dei due gruppi lo scorso anno, pari a 120mila unità, la riduzione del personale porterebbe a 35mila posizioni in meno. Ubs dovrebbe pubblicare i risultati del primo trimestre domani e gli analisti si aspettano che la banca torni in territorio positivo dopo due trimestri in rosso a causa dei costi di integrazione.

Cop

(RADIOCOR) 06-05-24 16:33:19 (0496) 3 NNNN


(END) Dow Jones Newswires

May 06, 2024 10:33 ET (14:33 GMT)