** Alle 11,10 futures del Brent perdono lo 0,58% a 81,14 dollari al barile, mentre il greggio statunitense perde lo 0,71% a 76,81 dollari. Entrambi i contratti ieri erano scesi ai minimi dal 24 luglio.

** "Il mercato è chiaramente meno preoccupato delle potenziali interruzioni delle forniture mediorientali e si concentra invece su un allentamento dell'equilibrio", hanno detto in una nota ai clienti gli analisti di ING Warren Patterson e Ewa Manthey, riferendosi alle condizioni dell'offerta del greggio.

** La produzione di greggio negli Stati Uniti quest'anno aumenterà leggermente meno di quanto previsto in precedenza, ma la domanda diminuirà, secondo i dati dell'Energy Information Administration (Eia) statunitense.

** L'Eia prevede ora che il consumo totale di greggio negli Stati Uniti diminuirà di 300.000 barili al giorno (bpd) quest'anno, ribaltando la precedente previsione di un aumento di 100.000 bpd.

** L'Eia ritarderà la pubblicazione dei dati sulle scorte settimanali fino alla settimana del 13 novembre.

** Ad alimentare i timori di un indebolimento della domanda globale ci sono anche i dati cinesi che mostrano un calo superiore alle attese delle esportazioni totali di beni e servizi nella seconda economia mondiale.

** Tuttavia, le importazioni di greggio della Cina hanno mostrato una crescita robusta, e il governatore della banca centrale ha detto che la Cina dovrebbe raggiungere l'obiettivo di crescita del Pil del 5% per il 2023. 

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)