Il governo brasiliano ha annunciato martedì un nuovo accordo con il Paraguay in merito alle tariffe per l'elettricità prodotta dalla centrale idroelettrica Itaipu, di loro proprietà congiunta, ma le autorità paraguaiane hanno affermato che alcuni dettagli devono ancora essere definiti.

Il Ministero brasiliano delle Miniere e dell'Energia ha dichiarato che, in base al nuovo accordo, a partire dal 2026, il Brasile non pagherà più al Paraguay i costi aggiuntivi relativi all'impianto, ma solo i costi operativi.

Nel frattempo, il Paraguay potrà vendere direttamente al Brasile l'energia in eccesso prodotta dall'impianto e competere sul mercato brasiliano con i generatori locali, che attualmente applicano prezzi più bassi, ha detto il Ministero.

Il Governo brasiliano ha affermato che la mossa ridurrà anche i prezzi medi dell'elettricità per i consumatori brasiliani entro 36 mesi.

Il Paraguay, tuttavia, ha dichiarato che l'accordo è vicino ma non ancora concluso.

"Il Paraguay e il Brasile giocano nella stessa squadra, ma non possiamo festeggiare fino a quando la partita non sarà finita", ha detto ai giornalisti il Ministro dell'Industria paraguaiano Javier Gimenez, paragonando i negoziati a una partita di calcio.

"Siamo al 90° minuto, molto vicini (ad un accordo), ma siamo cauti".

Negli ultimi mesi, i colloqui tra i Paesi avevano raggiunto un punto morto per quanto riguarda l'energia generata dall'impianto sul fiume Paranà. Si tratta di una delle dighe idroelettriche più grandi del mondo.

Il Brasile, che utilizza la maggior parte dell'elettricità prodotta da Itaipu, aveva cercato di abbassare la tariffa, mentre il Paraguay aveva proposto di aumentare il prezzo del surplus che rivende ai distributori brasiliani.

I colloqui erano finalizzati alla revisione di una parte del trattato bilaterale del 1973 che regola la centrale elettrica, con discussioni che riguardavano anche il cosiddetto Allegato C che stabilisce alcune condizioni finanziarie dell'accordo.

Il Presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e il suo omologo paraguaiano Santiago Pena si sono incontrati due volte per concordare una nuova tariffa e risolvere la questione dell'Allegato C da quando Pena è entrato in carica ad agosto. (Relazioni di Leticia Fucuchima a San Paolo e Daniela Desantis ad Asuncion; Relazioni aggiuntive di Lucinda Elliott; Scrittura di Gabriel Araujo; Redazione di Paul Simao)