I prezzi del petrolio sono scesi per la terza sessione consecutiva mercoledì, sulle aspettative che la Federal Reserve possa mantenere i tassi d'interesse statunitensi più alti per un periodo più lungo, a causa di un'inflazione sostenuta, con un potenziale impatto sull'uso del carburante nel più grande consumatore di petrolio al mondo.

I futures del greggio Brent sono scesi di 60 centesimi, o 0,7%, a $82,28 al barile, mentre i futures del greggio West Texas Intermediate (WTI) degli Stati Uniti sono scivolati di 64 centesimi, o 0,8%, a $78,02 alle 0346 GMT di mercoledì.

I prezzi del petrolio sono scesi di circa l'1% martedì.

I responsabili delle politiche della Fed hanno affermato martedì che la banca centrale statunitense dovrebbe attendere ancora diversi mesi per assicurarsi che l'inflazione sia davvero tornata sulla strada dell'obiettivo del 2% prima di tagliare i tassi di interesse.

Un aumento dei costi di finanziamento può rallentare la crescita economica e mettere sotto pressione la domanda di petrolio.

Le scorte di greggio e di benzina degli Stati Uniti sono aumentate la scorsa settimana, mentre i distillati sono diminuiti, secondo le fonti di mercato che hanno citato i dati dell'American Petroleum Institute (API) di martedì.

In vista della festa del Memorial Day di questo fine settimana, che dà il via all'alta stagione di guida estiva negli Stati Uniti, i prezzi al dettaglio della benzina sono scesi per la quarta settimana consecutiva. Anche i prezzi del diesel, un prodotto raffinato chiave per il settore industriale e per i trasporti, sono diminuiti.

Gli investitori attendono i verbali dell'ultima riunione politica della Fed e i dati settimanali sulle scorte di petrolio degli Stati Uniti da parte della U.S. Energy Information Administration (EIA), previsti per mercoledì.

"I verbali del Federal Open Market Committee (FOMC) saranno esaminati per verificare la valutazione della Fed sull'inflazione irregolare del primo trimestre e gli indizi sulla tempistica e sull'entità dei potenziali tagli dei tassi di interesse nel 2024", hanno dichiarato gli analisti di ANZ in un rapporto.

"Si tratta più di un approccio di attesa e di osservazione di ciò che ci dicono i dati", ha detto ANZ.

La zona euro ha quasi promesso un taglio dei tassi il 6 giugno, grazie a prospettive economiche più positive. Il Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha dichiarato in un'intervista andata in onda martedì di essere "davvero fiduciosa" che l'inflazione della zona euro sia sotto controllo. (Servizio di Sudarshan Varadhan; Redazione di Jamie Freed e Edwina Gibbs)