ROMA (Reuters) - Istat ha ritoccato al ribasso il dato sull'inflazione di aprile, mese in cui l'indice è tornato a decelerare, grazie all'ampliarsi su base tendenziale della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati.

Secondo i numeri definitivi resi noti stamani, nel mese osservato l'indice Nic sale dello 0,1% su mese e dello 0,8% su anno, rispetto a +0,2% e +0,9% della lettura preliminare diffusa il 30 aprile.

In marzo l'indice nazionale aveva registrato una variazione nulla su mese e un rialzo dell'1,2% su anno.

"Ad aprile l'inflazione torna a scendere, riportandosi allo stesso livello di gennaio e febbraio (+0,8%)", scrive Istat in una nota, segnalando che il dato risente "della dinamica tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo)".

L'inflazione di fondo rallenta al 2,1% sia al netto degli energetici e degli alimentari freschi che al netto dei soli beni energetici, da +2,3% e +2,4% rispettivamente di marzo.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +2,6% a +2,3%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto accelerano (da +2,5% di marzo a +2,6%).

L'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l'indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.

Rivisto in leggero ribasso anche l'indice armonizzato Ipca, che ad aprile segna aumenti dello 0,5% congiunturale e dello 0,9% a perimetro annuo da +0,6% e +1,0% rispettivamente della stima preliminare.

(Antonella Cinelli, editing Francesca Piscioneri)