L'oro spot è salito dello 0,2% a $1.653,31 per oncia, alle 0709 GMT.

I futures sull'oro statunitensi erano in calo dello 0,3% a $1.658,50.

L'indice del dollaro è sceso a un minimo di 1-1/2 settimane, mentre la sterlina ha fatto un balzo in avanti in seguito alla drammatica inversione di rotta del Regno Unito sul mini budget di riduzione delle tasse che ha scosso i mercati globali.

Il rialzo dell'oro di martedì è principalmente attribuibile alla debolezza del biglietto verde, ha dichiarato Jigar Trivedi, analista senior presso Reliance Securities, con sede a Mumbai.

Tuttavia, "la domanda per gli investimenti e la domanda al dettaglio sono state attenuate e non c'è alcun fattore scatenante che possa portare i prezzi al di sopra di 1.700 dollari nel breve termine... Ci sono ancora preoccupazioni legate al rialzo dei tassi di interesse", ha aggiunto Trivedi. [GOL/ETF] [GOL/AS]

Le disponibilità di SPDR Gold Trust, il fondo scambiato in oro più grande al mondo, sono scese a 939,10 tonnellate lunedì, il livello più basso dal marzo 2020.

L'oro è sceso di quasi il 10% quest'anno, poiché il forte rialzo dei tassi statunitensi ha aumentato il costo opportunità di detenere l'asset non redditizio e ha fatto salire il dollaro e i rendimenti obbligazionari.

Sarebbe necessario un calo significativo dei rendimenti decennali per creare un impulso significativo per far salire l'oro, ha dichiarato Stephen Innes, managing partner di SPI Asset Management.

Il mese prossimo è previsto il quarto rialzo dei tassi della Fed di 75 punti base, dopo che la settimana scorsa i dati hanno mostrato un forte aumento dell'inflazione a settembre.

Secondo l'analista tecnico di Reuters Wang Tao, l'oro spot sembra neutrale in un range di $1.641-$1.658 per oncia, e una fuga potrebbe suggerire una direzione.

L'argento spot è salito dello 0,4% a 18,75 dollari l'oncia, il platino è salito dello 0,4% a 919,49 dollari e il palladio ha guadagnato l'1% a 2.020,40 dollari.