La Cina formulerà piani di sviluppo per le industrie emergenti, tra cui l'informatica quantistica, e continuerà a impegnarsi per raggiungere l'autosufficienza tecnologica, secondo un rapporto di lavoro del governo.

Inoltre, intensificherà gli sforzi nei big data e nell'intelligenza artificiale (AI), lancerà un'iniziativa AI-plus e intende lanciare una serie di importanti programmi scientifici e tecnologici per raggiungere i principali obiettivi strategici e di sviluppo industriale, secondo il rapporto.

"Sfrutteremo appieno i punti di forza del nuovo sistema di mobilitazione delle risorse a livello nazionale per aumentare la capacità di innovazione della Cina in tutti i settori", si legge nel rapporto.

Negli ultimi anni, Pechino ha fatto del raggiungimento dell'autosufficienza tecnologica una priorità, colpita dalle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, che hanno limitato le esportazioni di chip e di alcuni altri componenti in Cina.

Ha dichiarato di voler migliorare la sicurezza nazionale e la resilienza economica coltivando le capacità di innovazione domestica e riducendo la dipendenza dai fornitori stranieri, e ha enfatizzato sempre di più il ruolo del Governo nel dirigere le risorse per aiutare a raggiungere questo obiettivo.

Dallo scorso anno, il Partito Comunista al potere ha ottenuto maggiori poteri nella definizione delle politiche tecnologiche, nell'ambito di una più ampia ristrutturazione del governo.

Il Paese intende anche coltivare un maggior numero di scienziati e team di innovazione di prima classe e migliorare i meccanismi per identificare e coltivare gli innovatori di alto livello, si legge nel rapporto.