I commenti di Monique Eloit arrivano dopo che il governo degli Stati Uniti ha segnalato dei casi di malattia nelle mucche da latte in diversi Stati e in una persona in Texas, che secondo la direttrice rappresenterebbero una forte preoccupazione solo se ci fosse stata una trasmissione tra mucche, cosa che le autorità statunitensi stanno ancora indagando.

L'influenza aviaria, comunemente chiamata influenza aviaria, ha portato all'abbattimento di centinaia di milioni di capi di pollame in tutto il mondo negli ultimi anni, con il virus trasportato principalmente dagli uccelli selvatici in migrazione.

Sebbene il numero di focolai sia stato inferiore in questa stagione, il virus si è diffuso in nuove regioni, tra cui il Sud America e l'Antartide, e ha colpito un numero maggiore di animali, decimando colonie di specie rare.

Le volpi sono state le specie di mammiferi più colpite dall'influenza aviaria, ma il virus ha infettato anche decine di altre specie, tra cui gatti, tigri, foche, delfini e orsi.

"Negli ultimi mesi, abbiamo avuto una serie di mammiferi diversi e variegati. È preoccupante vedere questa estensione ad altre specie", ha dichiarato in un'intervista a Reuters il capo dell'organizzazione con sede a Parigi.

"In definitiva, ci troviamo con un numero sempre maggiore di specie e di animali contaminati, quindi necessariamente con una carica virale più elevata e con il rischio di contaminare gli esseri umani", ha detto.

Alcuni focolai di influenza aviaria hanno causato infezioni gravi o fatali tra le persone che hanno avuto contatti ravvicinati con uccelli selvatici o pollame, ma finora non è stata osservata una trasmissione sostenuta da uomo a uomo. Per la maggior parte delle persone che non sono esposte agli animali infetti, il rischio di contrarre la malattia è molto basso, dicono gli scienziati.

I virus influenzali animali e umani tendono a mutare, sollevando il timore che uno di essi si trasformi in uno che possa essere trasmesso tra i mammiferi, compresi gli esseri umani.

L'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha messo in guardia mercoledì da una pandemia di influenza aviaria su larga scala, se il virus diventerà trasmissibile tra le persone, in quanto gli esseri umani mancano di immunità contro il virus.