AMSTERDAM (Reuters) - I leader dei partiti olandesi si riuniranno oggi per la prima volta dopo la vittoria del populista anti-islamico Geert Wilders alle elezioni di mercoledì, per dare il via al lungo e complicato processo di costruzione di una maggioranza governativa.

Contro ogni pronostico, il Partito per la Libertà di Wilders ha conquistato 37 seggi su 150, posizionandosi in prima posizione e distanziando l'alleanza di Partito Laburista e Sinistra Verde, che raccoglie 25 seggi, e il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) del Primo ministro uscente Mark Rutte, fermo a 24 seggi.

Questo significa che Wilders, un veterano della politica euroscettico ed estremista di destra, sarà chiamato per primo a cercare di formare una maggioranza.

La vittoria elettorale di Wilders ha provocato proteste in diverse città olandesi. Le organizzazioni musulmane si sono dette preoccupate per il trattamento riservato loro da un eventuale governo Wilders, mentre i gruppi ambientalisti, come Greenpeace, temono che Wilders voglia ridurre le politiche ambientali.

Ma Wilders non ha i numeri per governare da solo, e dovrà convincere almeno due o tre partiti a unirsi a lui: tra i candidati più papabili per supportare una coalizione guidata da Wilders ci sono il Vvd e in Nuovo contratto sociale (Nsc), un partito centrista emergente.

Tuttavia entrambi questi partiti sono chiaramente europeisti, e hanno chiarito che l'adesione all'Unione europea non è negoziabile, come il rispetto della libertà religiosa e dello Stato di diritto.

"Per quanto posso vedere, oso dire che questa non sarà la formazione più facile che abbiamo mai avuto", ha detto il leader dell'Nsc Pieter Omtzigt, aggiungendo che i suoi commenti la sera delle elezioni sono state erroneamente interpretate come una garanzia della sua disponibilità a entrare in una coalizione guidata da Wilders.

In quello che sarà solo il primo passo di un processo molto lungo, i leader dei partiti si incontreranno oggi alle 10,30 per discutere della fattibilità e della composizione di un'eventuale maggioranza.

Per i Paesi Bassi l'idea di lunghe trattative prima di raggiungere una maggioranza non è una novità. L'ultima volta sono stati necessari 299 giorni.