L'Unione Europea vieterebbe il trasbordo di GNL russo, l'uso dei porti dell'UE da parte di navi che trasportano merci che contribuiscono allo sforzo bellico della Russia e renderebbe gli operatori dell'UE più responsabili di eventuali violazioni delle sanzioni, secondo un testo in discussione.

Il testo visionato da Reuters lunedì riguarda le proposte che costituirebbero il 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina nel 2022, ora in discussione tra i membri dell'UE prima della sua entrata in vigore.

Secondo le proposte presentate agli inviati dell'UE venerdì, il pacchetto cercherà di limitare le entrate della Russia dalle vendite di gas naturale liquefatto, vietando l'uso delle strutture dell'UE per trasbordare il GNL russo verso Paesi terzi.

Le proposte includono anche il divieto di utilizzare i porti e le chiuse dell'UE per le navi che contribuiscono allo sforzo bellico della Russia.

Ciò potrebbe includere il trasporto di beni che generano entrate significative per la Russia, beni o tecnologie utilizzate nel settore della difesa e della sicurezza o la spedizione di carburanti al di fuori del sistema di price cap.

Gli operatori dell'UE saranno inoltre ritenuti responsabili se le entità non UE che possiedono o controllano violano le sanzioni. Per i beni sensibili che vengono utilizzati sul campo di battaglia o che sono fondamentali per le forze armate russe, gli operatori dovranno disporre di sistemi di due diligence per identificare e mitigare i rischi delle esportazioni verso la Russia, secondo il testo della proposta.

Le proposte includono anche il divieto di partiti politici, think tank o media nell'UE che ricevono benefici economici dalla Russia, e l'aggiunta di Voice of Europe, RIA Novosti, Izvestija e Rossiiskaja Gazeta all'elenco dei media sanzionati.

L'UE cercherebbe di inasprire i divieti sui voli e sul trasporto stradale di merci per gli aerei o i camion di proprietà o controllati da russi e sul trasporto di merci. L'UE imporrebbe anche un divieto di transazione a coloro che utilizzano i sistemi di messaggistica finanziaria russi al di fuori della Russia.

La proposta ha chiarito che i diamanti grezzi importati dalla Russia prima del 1° gennaio e i diamanti lavorati importati prima del 1° marzo o del 1° settembre, a seconda del peso, non sarebbero coperti da un divieto.