ROMA (MF-DJ)--Il caro energia ha un impatto pesante sull'industria del

vetro, che ha visto decuplicare i suoi costi energetici; il rischio è mettere fuori mercato uno dei settori piú in salute della manifattura italiana. L'allarme arriva da Walter Da Riz, direttore generale di Assovetro, che chiede al governo un intervento massiccio e urgente che consenta di fissare il prezzo del gas e dell'elettricitá e misure per garantire liquiditá al sistema.

"Il caro-bollette colpisce pesantemente l'industria del vetro

italiana, seconda in Europa per volumi prodotti: ha infatti un consumo

medio di gas naturale di oltre 1 miliardo di metri cubi l'anno (circa il

2% dei consumi nazionali) e un fabbisogno di energia elettrica di 3

TWh/anno (1% dei consumi nazionali). I costi energetici che, in condizioni normali, contribuiscono per il 33% circa ai costi di produzione, oggi sono piú che decuplicati. Nel giro di due anni il Ttf è passato da 20 euro a Megawattora a oltre 340 euro, il prezzo del gas è piú che decuplicato", spiega Da Riz.

"Finora le imprese del vetro hanno scaricato sui clienti solo una

piccola parte dei maggiori costi, ma se la situazione precipita saremo

costretti ad aumentarli ulteriormente, tutto a danno della nostra

competitivitá. Con il pericolo, inoltre, di buttare fuori mercato uno dei

settori piú sani della manifattura italiana, a cominciare dalle piccole

aziende. Penso ai tanti vetrai di Murano che hanno dovuto interrompere

l'attivitá e alle imprese meno strutturate che non riescono ad

ammortizzare i costi di energia e gas", sottolinea il direttore generale di Assovetro.

Secondo Da Riz, il mercato "è ancora molto vivace con ordini in crescita su tutti i segmenti, anche se pesano incertezze su settori di sbocco importanti, come l'automotive", ma "questo quadro positivo rischia di precipitare se l'aumento del costo dell'energia, come molti temono, diventa strutturale".

Per questo "serve un intervento massiccio da parte del governo che permetta di fissare il prezzo del gas e dell'energia elettrica ed evitare che tutto il sistema si blocchi. Che sia un tetto europeo al prezzo del gas, un prezzo calmierato o altro è fondamentale muoversi rapidamente e incisivamente", sottolinea Da Riz, spiegando che "occorre lavorare sulla liquiditá del sistema, per esempio attraverso una garanzia statale sui contratti di fornitura del gas per favorire la conclusione di contratti tra importatori e distributori e tra importatori e clienti finali. Molte aziende infatti stanno affrontando notevoli difficoltá nel chiudere contratti di fornitura del gas in quanto l'assunzione del rischio non può essere assorbita da una singola impresa".

"Su un orizzonte piú ampio poi è necessaria una rivisitazione della

politica energetica nazionale che dovrebbe puntare sulle rinnovabili,

accelerare sulle estrazioni di gas italiano ed anche ripensare il nucleare", conclude.

liv


(END) Dow Jones Newswires

August 30, 2022 12:00 ET (16:00 GMT)