MILANO (MF-DJ)--Il settore bancario finisce sotto la lente degli analisti di Mediobanca Securities in attesa dei conti del quarto trimestre dello scorso anno.

A detta degli analisti, l'ultimo trimestre 2020 vedrá "il lavello" di Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm allagarsi, mentre verranno mantenute solide posizioni di capitale. Per gli esperti, in particolare, Intesa Sanpaolo e Bper dovrebbero mostrare anche un migliore trend sottostante a livello di conto economico e di capitale rispetto a quanto previsto dal consenso.

Gli analisti comunque continuano a preferire il settore delle assicurazioni rispetto alle banche nel breve termine, ancor di piú considerando le attuali turbolenze politiche.

In questo contesto, MB preferisce Intesa Sanpaolo (neutral) e Credem (outoperform) per quanto riguarda i fondamentali e Bper (outperform) per quanto riguarda le prospettive di M&A. Rating underperform confermato invece su Unicredit, mentre su Banco Bpm, B.P.Sondrio, B.Mps viene ribadita la raccomandazione neutral.

Gli analisti prevedono poi che Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco Bpm "accelereranno gli accantonamenti" di riflesso al deterioramento macroeconomico nel quarto trimestre. Questo implicherebbe che Unicredit sia in linea con la guidance circa il costo del rischio, mentre Isp e Banco Bpm la supererebbero di 10-20 punti base.

Inoltre, per gli esperti, Intesa Sanpaolo allocherebbe il badwill "in modo piú cauto del previsto con costi di integrazione piú elevati (a causa di uscite piú alte) e maggiori svalutazioni sugli asset di Ubi B.".

Per quanto riguarda la politica sui dividendi, per gli analisti la raccomandazione della Bce vedrebbe le banche europee offrire un rendimento dell'1% circa fino al 21 settembre. Supponendo che tutte le banche italiane decidano di distribuire il livello massimo consentito, tale vincolo porterebbe ad rendimento del 3% su Banco Bpm e B.P.Sondrio, 2% su Intesa Sanpaolo, Bper e Credem e dell'1% su Unicredit (escluse le plusvalenze).

Infine, per il quarto trimestre, gli esperti vedono un margine di interesse piatto, a causa di tassi piú bassi compensati da volumi in crescita e commissioni a +4% su base trimestrale grazie a mercati favorevoli e ai flussi di asset management.

I risultati operativi infine potrebbero diminuire del 6% su base trimestrale a causa di maggiori costi, mentre il Costo del Rischio potrebbe attestarsi all'1,5%, in aumento di 70 punti base t/t, mentre in media gli analisti hanno tagliato le stime di Eps 2020 del 23%.

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chiara.migliaccio@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2021 05:02 ET (10:02 GMT)