Nel dicembre 2022 approfittavo della pausa natalizia di fine anno per dare un'occhiata al rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni. Trovate l'articolo completo QUI. A distanza di poco più di un anno, ho ritenuto interessante fare il punto della situazione. La struttura a lungo termine rimane ben orientata dopo l'innesco di un pattern double bottom, beneficiando del superamento della soglia dello 0,16%, un livello che ora funge da supporto principale. Il potenziale della figura è stato più che superato a 0,626%, mentre un potenziale di rialzo maggiore è stato individuato intorno all'1,28%. Vale la pena tenere d'occhio il primo supporto nell'attuale fase di consolidamento intorno allo 0,49%, un livello che corrisponde in particolare alla media mobile a 21 settimane. Un test riuscito di questa soglia dovrebbe rilanciare lo slancio rialzista a lungo termine.

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Fonte: Bloomberg

E lo spread Giappone/USA?

In un contesto di titoli di stato, è sempre interessante confrontare un Paese con un altro per individuare possibili anomalie e la loro evoluzione. Come vedremo la prossima settimana in un articolo dedicato allo yen, i differenziali di rendimento possono spiegare le variazioni delle valute.

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Fonte: Bloomberg

Nel frattempo, è interessante notare che lo spread tra i rendimenti decennali giapponesi e statunitensi è sceso di recente a un minimo pluriennale di circa -408. La struttura a onde di Elliott suggerisce una sequenza di 5 fasi al ribasso, segnalando la possibile fine del tightening in corso. Per esserne certi, tuttavia, è necessario superare la resistenza chiave a -324. Questo confermerebbe il ritorno del trend rialzista (o widening), con una zona target compresa tra -230 e -188.