In effetti, la sterlina e l'euro si muovono nella stessa direzione da diversi anni. Per rendersene conto, basta osservare il grafico sottostante, che traccia il movimento di queste valute negli ultimi 5 anni. La correlazione è piuttosto evidente. In altre parole, se volete fare trading su una di queste valute, assicuratevi di monitorare attentamente anche l'altra per evitare potenziali contraccolpi.

Devises

Fonte: Bloomberg

Per quanto riguarda lo yen giapponese, l'USDJPY ha effettivamente rimbalzato e ha appena toccato la zona di resistenza a 146,10/33, livello dal quale dovrebbe materializzarsi una nuova ondata ribassista. Solo la violazione di 148,15 potrebbe rovinare la festa.

Per il momento, le valute delle commodities sono ancora ben al di sopra di 0,6200 per il kiwi e 0,6640 per l'aussie, che corrispondono più o meno a 103,10 per il dollar index (DXY). In parole povere, finché il rendimento del decennale statunitense rimarrà al di sotto del 4,07%, il dollaro continuerà a subire pressioni al ribasso rispetto alle altre principali valute del G10. Al contrario, qualsiasi superamento di questo livello dovrebbe nuovamente stimolare l'appetito per i cross dollar. Siete stati avvertiti!