Come accennato nell’analisi settimanale sui tassi di interesse, la banca centrale giapponese si riunisce domani per quello che potrebbe essere un altro intoppo nella sua posizione dovish. Lo yen è vicino ai massimi di 52 settimane intorno a 151,95, il livello che ha innescato l'intervento della BOJ sul mercato dei cambi. Tecnicamente, esiste una potenziale zona di inflessione che si estende fino a 152,70.

FOREX

Da parte sua, il dollar index continua a oscillare tra il supporto iniziale a 105,50 max 104,70 e la resistenza a 107,80, che dovrà essere superata per aprire ulteriori rialzi. Allo stesso tempo, l'euro rimane sotto pressione ribassista finché non viene violato 1,0760, con un potenziale di ribasso limitato a 1,0430. Una violazione di questo livello aprirà un ulteriore potenziale di ribasso a 1,0285.

Commodities e scandinave

Anche le valute delle materie prime rimangono in una tendenza al ribasso. L'aussie si mantiene al di sotto della sua media mobile a 20 giorni, che attualmente resiste intorno a 0,6420. Dovremo aspettare la prossima riunione della Reserve Bank of Australia, prevista per il 7 novembre, per sperare in un cambiamento di tendenza. Il kiwi rimane bloccato sotto 0,6000/6040.

Infine, le scandinave sono ancora deboli. L'USDNOK rimane in un pattern rialzista sopra i 10,49, con un ritorno ai massimi del 2020 a 11,66. L'USDSEK sta testando 11,18 con la prospettiva di un ulteriore aumento a 11,47.