BRUXELLES (Reuters) - Dal vetro di Murano al tweed della contea di Donegal e alla porcellana di Limoges, l'Unione europea intende proteggere i prodotti artigianali e industriali tradizionali del blocco, attraverso nuove regole che renderanno più facile per i consumatori identificare i prodotti autentici di una particolare regione.

La Commissione europea ha detto che il decreto proposto sulle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali prenderà di mira le contraffazioni e aiuterà a promuovere le zone locali.

Le indicazioni geografiche (Ig) sono già una pietra miliare della politica agricola e commerciale Ue, intese per garantire che solo i prodotti, il cibo e il vino di una data regione possano essere identificati come tali.

La proposta della Commissione di estendere la normativa sull'artigianato e sulla manifattura dovrà essere elaborata con gli stati membri Ue e con i loro legislatori prima di poter essere ratificata. Il sistema sostituirà gli schemi nazionali già in vigore in 16 nazioni Ue e dovrebbe essere applicato su circa 800 prodotti.

"L'Europa ha un patrimonio eccezionale di prodotti artigianali e industriali di fama mondiale", si legge in una nota di Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi.

"È ora che questi produttori beneficino di un nuovo diritto di proprietà intellettuale, come i produttori enogastronomici, che aumenterà l'affidabilità e la visibilità dei loro prodotti, garantendo la loro autenticità e reputazione", ha detto.

Lo schema si applicherà a prodotti come pietre naturali, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro e porcellana, fatti a mano o prodotti in serie e realizzati in un luogo specifico, con una qualità o caratteristica legata alla propria origine geografica.

I produttori europei di prodotti artigianali e industriali potranno richiedere la protezione internazionale dei loro prodotti negli stati che hanno firmato l'Atto di Ginevra dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Ompi).

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)