LUCERNA (awp/ats) - Complice l'aumento dei costi Emmi ha guadagnato meno nel 2022, malgrado il fatturato abbia raggiunto valori record: il colosso lattiero-caseario lucernese ha visto il risultato operativo Ebit scendere (rispetto all'esercizio precedente) del 6% a 266 milioni di franchi, mentre l'utile netto si è contratto del 10% a 194 milioni. Il giro d'affari - già noto - si è attestato a 4,2 miliardi (+8%).

Nonostante la flessione dei profitti agli azionisti sarà proposto un aumento del dividendo, che dovrebbe passare da 14,00 a 14,50 franchi, emerge dalle comunicazioni odierne dell'azienda. La Ceo Ricarda Demarmels ha poi spiegato in conferenza stampa che i prezzi dei prodotti Emmi sono aumentati e saliranno ancora.

In borsa a metà pomeriggio il titolo dell'azienda era in calo di oltre l'1%, in un mercato generalmente orientato alla stabilità. Sull'arco di un anno la performance è del -17%.

Fondata nel 1907 attraverso l'unione di 62 cooperative della regione lucernese, Emmi negli ultimi 20 anni si è internazionalizzata e oggi circa il 70% degli oltre 9000 dipendenti lavorano all'estero. Il gruppo ha unità produttive in undici paesi: in Svizzera è presente nei Grigioni (a Landquart e a Bever), ma non in Ticino. Dal dicembre 2004 l'impresa è quotata alla borsa di Zurigo.