LUSSEMBURGO (dpa-AFX) - Se un volo subisce un ritardo a causa della mancanza di personale nell'area di carico dei bagagli, i passeggeri non hanno necessariamente diritto a chiedere un risarcimento. La Corte di giustizia europea (CGE) ha stabilito giovedì a Lussemburgo che la mancanza di personale può essere una circostanza eccezionale che può giustificare un ritardo.

Il contesto è un caso tedesco. Un volo da Colonia-Bonn all'isola greca di Kos ha subito un ritardo di tre ore e 49 minuti. Il ritardo era dovuto a diverse ragioni, ma soprattutto alla mancanza di personale per il carico dei bagagli a Koln-Bonn. Diversi passeggeri hanno quindi affidato le loro richieste di risarcimento a Flightright. La società ha citato in giudizio la compagnia aerea TAS, sostenendo che era responsabile del ritardo e che questo non poteva essere giustificato da circostanze eccezionali.

Secondo il diritto dell'UE, una compagnia aerea non è tenuta a pagare un risarcimento per ritardi superiori alle tre ore se può dimostrare che il ritardo è dovuto a "circostanze eccezionali".

Il tribunale tedesco ha quindi chiesto alla Corte di giustizia europea se la mancanza di personale aeroportuale potesse essere una circostanza straordinaria e se la compagnia aerea non fosse quindi tenuta a pagare un risarcimento. Sì, hanno stabilito i giudici di Lussemburgo: se l'aeroporto ha troppo poco personale per caricare i bagagli, questa può essere una "circostanza straordinaria". Tale circostanza sussiste se, in primo luogo, l'evento non rientra nella normale attività della compagnia aerea e, in secondo luogo, non può essere controllato dalla compagnia stessa, secondo i giudici della massima corte europea.

Il tribunale regionale di Koln dovrà ora giudicare se questo era il caso specifico. Tuttavia, la Corte di giustizia europea ha posto dei limiti: TAS deve dimostrare, tra le altre cose, che la carenza di personale non poteva essere evitata e che sono state adottate misure per evitare un ritardo del volo./rew/DP/men