ROMA (MF-DJ)--Circa 400 milioni di euro nel 2022, altri 500 milioni nel 2023. Alla fine dell'attuale esercizio, quando anche la seconda nave sarà pronta per essere acquisita da Snam, il gruppo guidato dall'amministratore delegato Stefano Venier avrà investito complessivamente circa 900 milioni in due anni per assicurarsi i due rigassificatori galleggianti di Piombino e Ravenna e realizzare altre infrastrutture nel business del gnl, il gas naturale liquefatto.

Il primo rigassificatore, Golar Tundra, scrive MF-Milano Finanza, è arrivato nel porto toscano la sera di domenica 19 marzo. Il secondo, Bw Singapore, è ancora al lavoro in Egitto per la società energetica nazionale Egas e si libererà a novembre 2023. Nel frattempo la controllata Snam Fsru Italia ha assorbito Golar Lng NB13, la società delle Isole Marshall proprietaria di Golar Tundra, attraverso un'operazione di fusione internazionale. Altrettanto dovrebbe avvenire dopo il closing per Fsru I Limited, società cui fa capo Bw Singapore. Le due Fsru, unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, sono gemelle: entrambe hanno una capienza massima di stoccaggio di 170 mila metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi l'anno.

Come ha detto Venier a MF-Milano Finanza (si veda il numero del 17 marzo scorso), «le azioni strutturali (per il mercato del gas, ndr) inizieranno con l'entrata in esercizio della nave rigassificatrice di Piombino e proseguiranno quando si aggiungerà Ravenna». Secondo le stime del manager, infatti, grazie alla Fsru di Piombino la quota nazionale di gas naturale liquefatto salirà dal 22 al 25% già quest'anno. Dal 2025, quando si sarà aggiunta Bw Singapore ed entrambe le Fsru saranno a regime, potrà salire fin quasi al 40%.

Il primo carico per fare i test nel rigassificatore di Piombino arriverà a fine aprile. Nel frattempo però si deve pensare anche a dove spostare la Golar Tundra allo scadere dei tre anni che le sono stati concessi per la permanenza nel porto di Piombino. Quella che il governatore della Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore Eugenio Giani ha chiamato la «nave della libertà» (dal gas russo, s'intende) infatti dovrà essere ricollocata altrove dal 2026.

Al momento le ipotesi sono due: nell'alto Tirreno e nell'alto Adriatico.

«Abbiamo la necessità di interloquire con le istituzioni locali e nazionali prima di poter ufficialmente presentare un nuovo progetto», ha precisato Elio Ruggeri, amministratore delegato di Snam Fsru Italia. Per questo Snam attraverso la controllata ha presentato - e il commissario Giani ha accolto - la richiesta di un'ulteriore proroga per decidere dove andrà Golar Tundra. Il termine precedente, già prorogato, sarebbe scaduto in questi giorni, il 24 marzo. La nuova scadenza lo sposta in avanti di altri 100 giorni, al 26 giugno prossimo, quando Snam dovrà presentare «il progetto integrativo di ricollocazione della Fsru in oggetto in sito off-shore nonché il progetto relativo agli interventinecessari per la dismissione della Fsru dal porto di Piombino». Intanto il prezzo del gas continua a scendere. Ieri al Ttf il contratto future su aprile è stato prezzato sotto i 39 dollari al Megavattora, in calo di oltre il 9%. Sempre ieri da Gazprom sono arrivati in Europa attraverso l'Ucraina 41,5 milioni di metri cubi di gas.

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2109:44 mar 2023


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