(Alliance News) - Piazza Affari dovrebbe aprire in calo gli scambi di venerdì, coi listini europei destinati a seguire la sorte ribassista delle piazze asiatiche.

Il FTSE Mib è dato in calo di 62,5 punti o dello 0,3% dopo aver chiuso ieri in rialzo dello 0,3% a 24.685,67.

Il FTSE 100 di Londra è dato in ribasso di 6,2 punti o dello 0,1%, il CAC 40 di Parigi è indicato giù di 11,5 punti o dello 0,2% e il DAX 40 di Francoforte è previsto in parità.

Ieri sera, a Milano, il Mid-Cap è salito dell'1,1% a 40.451,23, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,5% a 28.165,70 e l'Italia Growth registra un calo dello 0,2% a 9.367,39.

Sul Mib, spinta sul titolo di Telecom Italia, che ha chiuso su del 3,7%. Come scrive Francesco Bonazzi su Alliance News, "dopo aver perso oltre il 5,0% ieri, TIM rialza la testa in Borsa. Il mercato sta ponderando meglio le parole di ieri del sottosegretario Alessio Butti sull'OPA totalitaria, fermo restando che sul tappeto c'è ufficialmente anche l'ipotesi dell'opa parziale.

Mercoledì, sono state le parole di Butti, che nel governo ha la delega all'Innovazione, a innervosire Piazza Affari, anche perché arrivate a mercati aperti. Il politico di Fratelli d'Italia, ideatore del Piano Minerva in estate, aveva affermato che "parlare oggi di un'OPA totalitaria su TIM è pura fantasia" ma che "se quello fosse il caso, gli strumenti e le modalità saranno individuati a tempo debito dai soggetti in campo".

Ieri, fonti vicine al governo fanno notare l'importanza di quell'"oggi" specificato da Butti, nel senso che questa era la risposta da dare allo stato delle cose, ma non si è trattata di una chiusura netta per il futuro o, comunque, in assoluto. Non solo, ma il sottosegretario avrebbe aggiunto che nel caso di opa totalitaria le modalità andrebbero individuate dai protagonisti, anche come forma di rispetto dei vari CDP, Macquarie, Vivendi e KKR.

Buona seduta anche per DiaSorin, che ha chiuso apprezzandosi del 3,8%, invertendo la rotta dopo quattro sedute ribassiste e attestandosi come migliore del segmento.

CNH Industrial è salita del 2,5% dopo aver nominato Richard Miller nuoveo senior vicepresident dell'Internal Audit. Miller sostituisce Carlo De Bernardi, che è andato in pensione dopo 38 anni in CNH, ed entrerà a far parte del senior leadership team della società. Miller è in CNH da 22 anni.

Inoltre, a partire dal 31 dicembre, terminerà tutte le attività di vendita di macchine per le costruzioni in Cina. Nel corso del 2021, le vendite di macchine per le costruzioni in Cina hanno totalizzato USD88 milioni; CNH Industrial non si aspetta di incorrere in costi significativi legati alla cessazione delle attività di vendita delle macchine per le costruzioni in Cina.

Nexi ha guadagnato lo 0,6%. La paytech ed Euronext Group hanno annunciato giovedì di aver completato la cessione e l'acquisto della componente tecnologica che attualmente gestisce l'operatività di MTS, la principale piattaforma di trading fixed-income di Euronext, ed Euronext Securities Milan - già Monte Titoli.

UniCredit ha chiuso in rosso del 3,6%, dopo il verde della vigilia seppure con lo 0,5%. La banca ha comunicato giovedì di aver acquistato 3,4 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 28 e il 30 novembre. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR13,0705, per un controvalore complessivo di EUR44,6 milioni. Con questi acquisti, si chiude la seconda tranche del programma di buyback del 2021, nel corso della quale UniCredit ha acquistato un totale di 86,9 milioni di azioni, pari al 4,3% del proprio capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a poco meno di EUR1 miliardo.

Tenaris ha ceduto invece il 2,3%, dopo avere chiuso le due precedenti sedute in segno positivo.

Sul Mid-Cap, WIIT e Reply hanno chiuso su del 5,0% e del 5,4%, rispettivamente.

La testa del listino è però per GVS, che è salita del 6,1%, invertendo il trend ribassista durato quattro sedute.

Hanno pervalso gli acquisti anche su Brunello Cucinelli, che ha chiuso su del 4,9% a EUR65,95. Sul titolo si segnala che UBS ha iniziato la copertura con fair value a EUR72,00.

Dopo la nomina del nuovo presidente, ora, il mercato attende sviluppi sui nomi che Exor indicherà per il consiglio d'amministrazione di Juventus FC. Nel frattempo, il numero uno di Exor, John Elkann, parlando agli investitori e agli analisti, ha spiegato che "non c'è bisogno di alcun aumento di capitale per Juventus". Il titolo ha finito la seduta di ieri in rialzo dell'1,8%.

Sullo SmallCap, Ratti si è posizionata nei quartieri alti del listino, mostrando un verde del 5,9% dopo il passo indietro con l'1,6% della vigilia.

Biesse è salita invece del 5,6%, dopo tre sedute concluse sul lato dei ribassisti.

Landi Renzo ha guadagnato invece del 4,9%. La società ha registrato un fatturato consolidato dei primi nove mesi pari a EUR216,4 milioni e in crescita del 33% rispetto a EUR162,6 milioni al 30 settembre 2021. A parità di perimetro, i ricavi consolidati risultano in crescita dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il risultato netto è negativo per EUR9,9 milioni rispetto alla perdita di EUR1,1 milioni al 30 settembre 2021, che includeva EUR8,8 milioni di capital gain derivante dal consolidamento di SAFE&CEC, avvenuto a maggio del 2021.

Fra i ribassisti, minoranza del listino, Eems ha ceduto il 3,6%. La società ha reso noto che giovedì sono state emesse circa 1,42 milioni di nuove azioni ordinarie - aventi le medesime caratteristiche e i medesimi diritti delle azioni già in circolazione - in favore di Negma Group Investment LTD.

Tra le PMI, coda del listino per expert.ai, che ha perso il 19% a EUR0,6280 per azione, portando il passivo da inizio anno a oltre il 71%.

Rosso anche per Ki Group, in ribasso di oltre il 15%, marcando la quarta sessione di fila in saldo passivo.

H-Farm ha portato invece a casa il 3,5% dopo il timido 0,1% di attivo della vigilia.

Datrix ha guadagnato il 5,6%. ByTek, la società martech parte del gruppo Datrix Spa, ha comunicato mercoledì che, a novembre, è stato rinnovato e arricchito di feature di alto livello Relevanty AI, lo strumento dedicato ai SEO Manager e agli specialisti di Link Acquisition e Digital PR.

In Asia, il Nikkei ha chiuso venerdì in calo dell'1,6% a 27.777,90, lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 3.156,14 e l'Hang Seng cede lo 0,2% a 18.697,16.

Fra le piazze americane, il Dow Jones ha ceduto lo 0,6% a 34.395,01, l'S&P ha perso lo 0,1% a 4.076,57 mentre il Nasdaq è salito dello 0,1% a 11.482,45.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0527 contro USD1,0503 di giovedì in chiusura. La sterlina vale USD1,2236 da USD1,2262 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD87,00 al barile contro USD88,56 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.799,56 l'oncia da USD1.801,01 l'oncia di ieri in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 1100 CET, arriverà l'indice dei prezzi alla produzione dell'Eurozona.

Alle 1430 CET, dagli USA, focus sulle buste paga del settore non agricolo e alle 1600 CET sul tasso di disoccupazione. Alle 1900 CET, occhi sugli impianti di trivellazione di Baker Hughes.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previsti particolari comunicazioni.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; gfciccomascolo@alliancenews.com

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