ZURIGO (awp/ats) - UBS ha continuato a rimborsare quanto ricevuto da Credit Suisse come aiuto dalla Banca nazionale svizzera (BNS): l'istituto guidato da Sergio Ermotti ha restituito ieri altri 9 miliardi di franchi del cosiddetto sostegno di emergenza alla liquidità (Emergency Liquidity Assistance, ELA), emerge dalle indicazioni fornite oggi in margine ai risultati trimestrali.

Alla fine del 2023 Credit Suisse aveva in sospeso ancora 38 miliardi di franchi di aiuti di liquidità ELA della BNS, finanziamenti che sono garantiti da ipoteche svizzere. Includendo l'ultimo rimborso i miliardi restituiti sono nel frattempo 29. "Prevediamo di rimborsare la quota restante di 9 miliardi nei prossimi mesi", affermano i dirigenti di UBS in un comunicato stampa.

Come noto nel marzo 2023, poco prima dell'acquisizione da parte di UBS, Credit Suisse trovandosi in forti difficoltà aveva utilizzato un totale di 50 miliardi di franchi in ELA. In seguito per consentire la fusione fra le due società la BNS aveva concesso a UBS un altro aiuto di liquidità (Public Liquidity Backstop, PLB) fino a 100 miliardi garantito dalla Confederazione, nonché ulteriori prestiti di aiuto di liquidità (ELA+) garantiti solo da un privilegio fallimentare per altri 100 miliardi di franchi. UBS aveva già posto fine al PLB lo scorso anno e ha rimborsato anche i prestiti ELA+.