UniCredit : Corte russa ordina sequestro asset per 463 milioni
17 maggio 2024 alle 17:40
Condividi
In causa intentata da RusChemAlliance
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 mag - La Corte di arbitrato di San Pietroburgo e della regione di Leningrado ha ordinato il sequestro di asset per 463 milioni di euro della controllata russa di UniCredit, UniCredit Bank Jsc, e di UniCredit Bank Ag (Munich). Lo riporta l'agenzia di stampa russa Interfax, sottolineando che si tratterebbe di misure provvisorie nell'ambito della causa intentata da RusChemAlliance, joint venture tra Gazprom e Rusgazdobycha. Tra gli asset sequestrati ci sono titoli, proprietà immobiliari e fondi, incluse le partecipazioni in UniCredit Leasing Llc e UniCredit Garant Llc. La vicenda nasce dallo stop alla costruzione di un impianto di trattamento del gas nella regione di Leningrado deciso da Linde (che era all'opera sul progetto con RusChemAlliance e Renaissance Heavy Industries) per non violare le sanzioni Ue. A quel punto le banche garanti, tra cui UniCredit, si sono rifiutate di effettuare pagamenti a RusChemAlliance perché avrebbero potuto violare le sanzioni europee. La società russa ha quindi citato in giudizio, oltre a UniCredit, Deutsche Bank, Commerzbank, Bayerische Landesbank e Landesbank Baden-Wurttemberg.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).