Intorno alle 17,25, l'indice del dollaro sale dello 0,6% a 102,654, allontanandosi ulteriormente dal minimo di una settimana toccato venerdì sulla scia di un rapporto contrastante sull'occupazione negli Stati Uniti, che ha evidenziato un mercato del lavoro in raffreddamento ma ancora resiliente. Il biglietto verde ha registrato il miglior guadagno giornaliero in circa due settimane.

Lo yuan offshore ha raggiunto un minimo di cinque settimane a 7,2514 per dollaro, con un ultimo calo dello 0,5% a 7,236. La controparte onshore scende a minimi di tre settimane a 7,2183 per dollaro.

L'Aussie, indicatore delle valute sensibili al rischio direttamente influenzato dallo yuan, si è indebolito a 0,6497 dollari contro la valuta statunitense, ai minimi dal 1° giugno. Nell'ultimo scambio è in ribasso dello 0,9% a 0,6513 dollari. Il dollaro neozelandese è sceso a 0,6035 dollari, la soglia più bassa degli ultimi due mesi, e nell'ultimo scambio cede l'1% a 0,6044 dollari.

L'euro perde lo 0,5% a 1,0944 dollari e anche entrambe le corone svedesi e norvegesi, sensibili al rischio, sono in calo rispetto al dollaro.

Rispetto allo yen, il dollaro statunitense è in rialzo dello 0,5% a 143,290 yen.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)