Il dollaro australiano e quello neozelandese si sono stabilizzati lunedì, traendo sostegno dai principali livelli dei grafici, mentre il rally dei mercati azionari, guidato dalla tecnologia, ha risollevato il sentimento, ma le considerazioni sui tassi sono destinate a dominare in una settimana piena di banche centrali.

L'Aussie oscillava a $0,6606, dopo aver perso l'1,3% la scorsa settimana fino a un minimo di $0,6525, quando le speranze di un taglio dei tassi d'interesse statunitensi a marzo si sono affievolite. Tuttavia, ha trovato un po' di tregua nel rally delle azioni globali guidato dal settore tecnologico di venerdì, e il supporto della media mobile a 200 giorni di $0,6580 dovrebbe reggere per ora.

Il dollaro kiwi era fermo a 0,6123 dollari, dopo il brusco calo del 2,0% della scorsa settimana, fino al minimo di un mese di 0,6088 dollari. Ha anche un supporto nella media mobile a 200 giorni di $0,6090.

Le due valute rimangono in balia delle mutevoli prospettive dei tassi d'interesse globali, con gli eventi di questa settimana - tra cui le riunioni politiche della Banca del Giappone e della Banca Centrale Europea e i dati sull'inflazione PCE degli Stati Uniti - che probabilmente forniranno un po' di chiarezza sulla tempistica dei tagli dei tassi in tutto il mondo.

Anche le persistenti preoccupazioni sulla salute economica della Cina hanno pesato sulle valute degli antipodi. La People's Bank of China lunedì ha lasciato invariato il suo tasso di prestito di riferimento, come ampiamente previsto, dopo aver dato una battuta d'arresto alle speranze di un imminente allentamento la scorsa settimana.

"È probabile che AUD/USD segua il trend dell'USD questa settimana in assenza di importanti notizie economiche dall'Australia o dalla Cina", hanno detto gli analisti di Commonwealth Bank of Australia in una nota ai clienti. "Il supporto per AUD/USD a 0,6480 (23,6% fibbo) potrebbe essere testato questa settimana".

Hanno aggiunto che altri due fattori potrebbero pesare sulla valuta nei prossimi mesi: il calo dei prezzi del minerale di ferro, in seguito al taglio della produzione da parte dei produttori di acciaio cinesi, e un allentamento più aggressivo da parte della Reserve Bank of Australia, rispetto a quanto attualmente previsto dal mercato.

I mercati scommettono che la RBA non taglierà fino a novembre di quest'anno, con un allentamento totale quest'anno di soli 33 punti base.

Dall'altra parte del mare di Tasman, i trader si stanno preparando per l'inflazione del quarto trimestre della Nuova Zelanda, prevista per mercoledì. Gli economisti si aspettano che l'inflazione al consumo possa rallentare bruscamente allo 0,6% rispetto all'1,8% del trimestre precedente, con il tasso annuale che si ridurrà al 4,7%.

I mercati implicano una probabilità del 75% di un primo taglio da parte della Reserve Bank of New Zealand a maggio e un totale di 85 punti base di allentamento quest'anno.