LONDRA (Reuters) - Il dollaro statunitense avanza, dopo che un'altra serie di dati deludenti sul commercio cinese ha danneggiato lo yuan e i dollari australiano e neozelandese, mentre lo yen è in calo a causa della diminuzione dei salari reali giapponesi per il quindicesimo mese consecutivo.

I dati hanno mostrato una flessione di importazioni ed esportazioni cinesi molto più rapida del previsto a luglio, rispettivamente -12,4% e -14,5% rispetto all'anno prima, un altro segnale della fragilità della ripresa economica del Paese e della debolezza della domanda globale.

La valuta australiana cala dello 0,74% a 0,6524 dollari, mentre il dollaro neozelandese scivola dello 0,82% a 0,60620 dollari.

Il dollaro statunitense invece si rafforza dello 0,39% contro uno yen più debole, attestandosi a 143,03 yen.

Dati pubblicati oggi hanno mostrato che a giugno i salari reali giapponesi sono calati per il quindicesimo mese consecutivo a causa dell'aumento costante dell'inflazione, mentre la crescita dei salari nominali si mantiene robusta tra l'aumento degli stipendi dei lavoratori ad alto reddito e l'ampliamento della contrazione della manodopera.

La sterlina scende dello 0,25% a 1,2750 dollari, mentre l'euro è in calo dello 0,15% a 1,0985 dollari.

L'indice del dollaro sale dello 0,3% a 102,35, allontanandosi dai minimi di una settimana di venerdì scorso, sulla scia di dati sul lavoro Usa che hanno indicato un rallentamento, nonostante un mercato ancora resiliente.

(Tradotto da Camilla Borri, Editing Antonella Cinelli)