Alle 11,30 l'indice paneuropeo STOXX 600 scende dell'1,4%, trascinato da un calo del 3% nelle risorse di base. L'indice principale si avvia verso la peggiore giornata in quasi nove mesi.

Gli indici principali di Germania, Francia, Italia e Spagna cedono tra lo 0,7% e l'1,7%, in un'atmosfera di rischio globale in attesa della risposta di Israele al primo attacco diretto dell'Iran contro il Paese.

Ericsson balza del 6,3% in cima all'indice di riferimento dopo che l'utile adjusted del primo trimestre della multinazionale svedese ha inaspettatamente battuto le aspettative del mercato.

Denaro anche su Naturgy che strappa del 6,6% dopo che un documento ha affermato che Taqa di Abu Dhabi è in trattativa con la holding spagnola Criteria per una potenziale acquisizione della società energetica spagnola.

Topdanmark guadagna il 4,6% dopo che la compagnia assicurativa danese ha registrato risultati trimestrali superiori alle aspettative e ha alzato la propria guidance di utili di circa l'8%.

Bene anche Fresenius che avanza del 3,2%, in cima al DAX dopo che il gruppo operante nel settore sanitario ha lanciato negli Stati Uniti la sua formulazione endovenosa di tocilizumab per il trattamento di malattie autoimmuni croniche.

Voestalpine perde invece il 6,4% dopo che JpMorgan ha declassato l'azienda austriaca nel ramo della siderurgia a "underweight" da "neutral".

Anglo American e Rio Tinto cedono rispettivamente il 3,5% e il 2,6%, a causa dell'indebolimento dei prezzi dei metalli non ferrosi, mentre il rafforzamento del dollaro ha reso i metalli di base più costosi per i possessori di altre valute.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)