Le azioni australiane sono salite martedì, seguendo il rally di Wall Street nella notte, tra l'attenuarsi dei timori di un conflitto più ampio in Medio Oriente, mentre i minatori sono scesi a causa della debolezza dei prezzi delle materie prime sottostanti.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,6% a 7.692,00 alle 0036 GMT, estendendo il suo guadagno dopo il rialzo dell'1,1% di lunedì, mentre i partecipanti al mercato attendevano i dati sull'inflazione del primo trimestre, previsti per mercoledì, per avere ulteriori indicazioni sui tassi di interesse.

Le azioni di Wall Street hanno chiuso in rialzo nella notte, dopo un sell-off nelle sessioni precedenti, mentre gli investitori attendevano una settimana impegnativa per i risultati trimestrali delle aziende chiave, che avrebbero dato un'occhiata alla salute dell'economia statunitense.

In Medio Oriente, i timori di un conflitto più ampio tra Teheran e Tel Aviv si sono attenuati ulteriormente dopo che l'Iran ha minimizzato un presunto attacco israeliano sul suo territorio.

A Sydney, i pesi massimi minerari sono scesi fino allo 0,5%, anche se il colosso del settore BHP Group è salito dello 0,3% e Rio Tinto ha guadagnato lo 0,02%.

I futures del minerale di ferro hanno chiuso al ribasso lunedì, appesantiti dalle minori speranze di maggiori stimoli in Cina, da scorte portuali elevate e dal rischio di un possibile intervento governativo dopo il rally dei prezzi della scorsa settimana.

I titoli finanziari sono saliti dell'1,2%, con le "Big Four" in rialzo tra lo 0,8% e l'1,3%. Westpac Banking ha segnalato un impatto di 164 milioni di dollari australiani sul suo utile semestrale.

I titoli energetici sono rimasti fermi dopo il calo dei prezzi del petrolio nella notte. Woodside Energy è rimasta piatta, mentre Santos ha fatto un balzo dello 0,9%.

Il settore sanitario è salito dell'1,3% con CSL, il titolo più costoso del Paese, che ha guadagnato l'1,2%.

I titoli della tecnologia dell'informazione sono saliti dello 0,8%, in sintonia con il Nasdaq, che è molto pesante dal punto di vista tecnologico.

I titoli immobiliari sono saliti dell'1%, mentre i titoli dell'oro sono scesi del 3,9%, seguendo il calo dei prezzi dei lingotti.

Tra i singoli titoli, Brambles ha subito un calo del 6,7% ed è in linea con la sua peggiore giornata in quasi due anni, dopo che la società di logistica ha riportato un calo dei volumi del terzo trimestre del gruppo.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,1% a 11.836,59. (Relazione di Rajasik Mukherjee; Redazione di Subhranshu Sahu)