(Alliance News) - Venerdì, i principali listini europei chiudono in territorio positivo con Milano che trascina le altre Piazza.

Così, il FTSE Mib chiude in verde dell'1,1% a 32.700,92, il Mid-Cap guadagna lo 0,4% a 46.012,58, lo Small-Cap cede lo 0,1% a 27.937,34 e l'Italia Growth finisce in rialzo dello 0,2% a 8.191,20.

In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in verde dello 0,3%, come il DAX 40 di Francoforte, mentre il CAC 40 di Parigi finisce in verde dello 0,7%.

Anche oggi, "il sentiment di rischio sulla scia degli ottimi risultati di Nvidia ha aiutato il Nikkei 225, il CAC 40 e tutti e tre i principali indici statunitensi a raggiungere i loro massimi storici. Ciò è avvenuto in seguito al leggero miglioramento del morale delle imprese tedesche e all'aumento delle aspettative di inflazione nell'area dell'euro, in vista della seconda stima della crescita del PIL trimestrale degli USA, dell'inflazione PCE e dell'inflazione dei prezzi al consumo in Germania, che potrebbero togliere un po' di vento alle vele del rally azionario. Dopo tutto, il Dow e l'S&P 500 hanno registrato 17 settimane di guadagni, tranne due, dai minimi di ottobre", ha commentato Axel Rudolph, senior market analyst di IG.

"Su entrambe le sponde dell'Oceano i prezzi del gas sono scesi significativamente oggi. Mentre il prezzo del gas naturale negli USA rimane impostato su un guadagno settimanale, i prezzi del gas in Europa sono scesi al livello più basso - prima della crisi energetica - dal maggio 2021, grazie alle ampie scorte, all'offerta e al tempo clemente. Anche il prezzo del petrolio è sceso di oltre l'1% in giornata, mentre il prezzo dell'oro ha chiuso in territorio leggermente positivo".

Sul Mib, dà slancio il settore bancario, con Banco BPM che si prende la vetta e sale del 5,4%, seguito da Mediobanca, su del 5,2%, e Generali Assicurazioni e Banca Generali che raccolgono rispettivamente il 3,3% e il 2,7%.

Tenaris fa bene anche oggi salendo dell'1,9%, dopo aver annunciato i risultati per il quarto trimestre e l'anno terminato il 31 dicembre, anno chiuso con un incremento dei ricavi del 5% su base sequenziale, "sostenuto da un elevato livello di spedizioni verso il Medio Oriente e per progetti di condutture offshore" scrive la società nella nota.

Le vendite totali per il 2023 sono state pari a USD14,86 miliardi da USD11,76 miliardi dell'anno precedente.

Ferrari è in verde dell'1,5%, dopo che giovedì ha annunciato la nuova global partnership con L'OR Espresso, marchio del gruppo JDE Peet's, azienda leader a livello mondiale nel settore del caffè e del tè.

Recordati sale del 2,2% dopo che ha esaminato e approvato i risultati consolidati preliminari dell'esercizio 2023, chiuso con un utile netto di EUR389,2 milioni in aumento del 25% rispetto al 2022, trainato dalla forte performance operativa e dai minori costi non ricorrenti rispetto al 2022. Tale dato, inoltre, presenta un'incidenza sui ricavi del 19% circa.

I ricavi netti consolidati nel 2023 sono stati pari a EUR2,08 miliardi in aumento del 12% dal 2022, in linea con la parte alta dell'intervallo di guidance rivista al rialzo a maggio scorso, grazie all'"ottimo andamento del business in entrambi i segmenti Specialty & Primary Care e Rare Diseases, che continuano a registrare una crescita a doppia cifra, a cambi costanti", si legge nella nota.

Sul fondo ci va Campari, in rosso del 2,0%, preceduto da STMicroelectronics in calo dell'1,7%, e FinecoBank che, in controtendenza con le altre banche, chiude il podio con un passivo dello 0,9%.

Sul segmento cadetto, Brembo - in verde dell'1,3% - ha fatto sapere giovedì di aver aperto il suo primo sito produttivo in Thailandia.

L'investimento, pari a circa EUR40 milioni, riflette la strategia del gruppo di espandere la propria presenza industriale a livello globale e permette a Brembo di cogliere nuove opportunità di crescita nell'area del Sud-est asiatico, come ha spiegato la società in una nota.

Maire Tecnimont cede l'1,9%, dopo aver fatto sapere mercoledì che NextChem, attraverso la sua controllata NextChem Tech, ha firmato un accordo vincolante per l'acquisizione dell'80% di HyDEP Srl e del 100% di Dragoni Group Srl.

Il prezzo di acquisto delle due quote è di circa EUR3,6 milioni.

Ariston Holding - in rosso dell'1,9% - giovedì ha fatto sapere di aver concluso l'accordo per l'acquisizione di un sito produttivo situato nel parco industriale della municipalità del 6 Ottobre, vicino al Cairo, in Egitto, da Universal Group, storica azienda manifatturiera egiziana fondata da Youssri Kotb.

Tra le smallcap, Openjobmetis - in calo dello 0,3% - ha comunicato venerdì che Groupe Crit ha siglato contratti preliminari per rilevare una rilevante quota del capitale della stessa società.

Nel dettaglio, Crit, al prezzo di EUR16,50 per azione, rileverà Plavisgas, titolare del 34,1% di Openjobmetis, e il 18,5% del capitale della società da Omniafin e il 5,2% da MTI Investimenti. Il closing delle acquisizioni è subordinato all'autorizzazione richiesta sotto il golden power.

A seguito dei deal, Crit deterrà il 57,7% di Openjobmetis, su cui lancerà un'offerta pubblica d'acquisto a EUR16,50 per azione.

TXT e-solutions guadagna il 4,3% dopo aver fatto sapere giovedì di aver realizzato, al 31 dicembre, ricavi per EUR224 milioni, in crescita di circa il 48% rispetto ai EUR150,8 milioni del 2022. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi sono cresciuti di circa il 12% e le acquisizioni hanno contributo per circa EUR56 milioni. I ricavi internazionali complessivi rappresentano circa il 20% dei ricavi totali del 2023, fa sapere la società.

L'Ebitda è stato di circa EUR31,5 milioni pari al 14% dei ricavi, in crescita di circa il 42% da ER22,3 milioni del 2022.

Tra le PMI, Talea Group - in rosso del 5,1% - giovedì ha approvato i dati relativi ai ricavi consolidati del 2023, chiuso con ricavi consolidati adjusted si attestano a EUR136,3 milioni, in aumento del 13% rispetto a EUR120,9 milioni dell'esercizio 2022.

I ricavi consolidati non adjusted sono pari a EUR131,4 milioni rispetto a EUR116,3 milioni del 2022.

Matica Fintec sale dell'1,6% dopo che giovedì ha comunicato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre, non sottoposti a revisione contabile, registrando un utile netto pari a EUR2,2 milioni, rispetto a EUR2,6 milioni al 31 dicembre 2022.

Vimi Fasteners - in rosso del 3,2%, ha fatto sapere mercoledì che nel 2023 ha riportato ricavi pari a EUR61,3 milioni, in aumento del 15% rispetto a EUR53,3 milioni al 31 dicembre 2022.

In aumento anche il portafoglio ordini del gruppo Vimi al 31 dicembre, a valere per l'intero esercizio 2024 e pari a EUR39,2 milioni, rispetto a EUR37,7 milioni in portafoglio a fine 2022.

A New York, il Dow è in verde dello 0,3% a 39.195,62, il Nasdaq cede lo 0,2% a 16.014,27 e l'S&P 500 è in rialzo dello 0,1% a 5.092,28.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0825 contro USD1,0814 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2669 da USD1,2643 di giovedì sera.

Il Brent vale USD82,33 al barile contro USD83,52 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.044,15 l'oncia da USD2.030,75 l'oncia di giovedì sera.

Il calendario macroeconomico di lunedì si apre alle 0900 CET con i dati sull'indice dei prezzi alla produzione in Spagna.

Oltreoceano, alle 1400 CET arrivano i dati sui permessi di costruzione e le concessioni edilizie negli USA e mezz'ora dopo le vendite del settore manifatturiero canadese.

Alle 1600 CET, è la volta delle vendite di nuove abitazioni per il mese di gennaio negli USA.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Omer.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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