L'annuncio da parte di Marelli è giunto oggi al termine di un nuovo incontro con i sindacati, i rappresentanti del ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero del Lavoro e della regione Emilia-Romagna.

La decisione arriva dopo "un'approfondita valutazione" delle offerte per la riconversione del sito da parte di Tecnomeccanica e Niche Fusina, l'altra azienda, sempre del settore dell'alluminio, giunta alla fase più avanzata della procedura.

"La scelta è caduta su Tecnomeccanica sulla base di aspetti relativi alla possibilità di un maggiore assorbimento di persone e ad una maggiore continuità industriale, con conseguente minor impatto finanziario, non essendo necessaria una completa reindustrializzazione del sito", si legge nella nota di Marelli.

L'azienda ha confermato il coinvolgimento di Invitalia, che seguirà il processo di due diligence propedeutico alla finalizzazione dell'operazione.

Nelle prossime settimane Marelli proseguirà inoltre il confronto con le controparti, per definire le misure di contenimento delle ricadute occupazionali e sociali legate al passaggio di proprietà e alla nuova configurazione del sito.

(Giulio Piovaccari, editing Francesca Piscioneri)