Gli analisti di Citigroup hanno aggiornato l'India a "sovrappesare" da "neutrale" nella loro allocazione sui mercati emergenti venerdì, citando il forte slancio degli utili e della crescita economica.

Il broker prevede che l'indice indiano blue-chip NSE Nifty 50 aumenterà del 7% da qui alla fine dell'esercizio finanziario in corso che si concluderà a marzo 2025, fissando un obiettivo di 23.900.

Il Nifty 50 ha chiuso a 22.055,20 venerdì. Finora il benchmark ha sottoperformato l'indice MSCI Emerging Market nel 2024.

L'opinione di Citi è sostenuta dall'aspettativa che l'economia indiana - la più rapida tra i principali peer - rimanga forte, con una crescita del 6,8% nell'anno fiscale in corso.

Le stime del broker implicano un CAGR degli utili del 13% per il periodo FY24-FY26, con una traiettoria sostanzialmente stabile, ha dichiarato venerdì in una nota Surendra Goyal, direttore generale e responsabile della ricerca indiana di Citigroup, attribuendo inoltre l'upgrade dell'India alla crescita economica sostenuta.

Ha inoltre attribuito il prezzo in avanti a un anno dell'India rispetto agli utili (P/E) di 20x, che è leggermente superiore alle medie a lungo termine, a una traiettoria degli utili stabile.

La società di brokeraggio rimane "sovrappesata" su banche, assicurazioni, imprese del settore pubblico, auto e società di beni strumentali dell'India, tra gli altri. Raccomanda di "sottopesare" le aziende di tecnologia dell'informazione, i metalli, i beni di consumo durevoli e discrezionali e le aziende di vernici.

Citi ha declassato la Cina a "neutrale" da "sovrappesata", affermando che il recente rally dei suoi mercati azionari si è verificato nonostante l'indebolimento dei fondamentali.

Gli investitori di portafoglio stranieri hanno venduto azioni indiane dall'inizio di aprile, per un totale di circa 191 miliardi di rupie (2,29 miliardi di dollari).

I mercati cinesi, tuttavia, hanno beneficiato di una quota crescente di afflussi esteri, aiutati da valutazioni relativamente più convenienti rispetto a quelle dell'India.

Il declassamento della Cina da parte di Citi è in contrasto con le azioni del brokeraggio globale Jefferies, che ha aumentato la ponderazione della Cina nel suo portafoglio a rendimento relativo Asia-Pacifico ex Giappone.

Citi ha ribadito il suo rating "sovrappeso" su Taiwan e Corea, mantenendo "sottopeso" sui Paesi dell'America Latina.

(1 dollaro = 83,4700 rupie indiane)