ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in rialzo, per la prima volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'154,11 punti, in progressione dello 0,77% rispetto a ieri.

Il mercato ha aperto in modo timido ma è poi riuscito ad ampliare i guadagni, in una giornata senza scossoni, tutta rivolta alla decisione sui tassi d'interesse negli Stati Uniti, prevista in serata. Gli esperti scommettono che la Federal Reserve osserverà su una pausa nel ciclo di rialzi, anche se l'aumento del prezzo del petrolio osservato negli ultimi giorni mostra che il pericolo dell'inflazione è tutt'altro che bandito. Cresce intanto anche l'attesa per conoscere l'orientamento della Banca nazionale svizzera (BNS): stando agli analisti domani l'istituto guidato da Thomas Jordan innalzerà il tasso guida dall'1,75% al 2,00%.

Resta da vedere se, una volta archiviati gli interrogativi di politica monetaria, i volumi di contrattazione borsistici torneranno presto a livelli elevati: al momento scarseggiano i buoni motivi per investire pesantemente in azioni, ha sostenuto un operatore. Gli indicatori economici prospettano infatti una recessione in Europa e soprattutto in Germania. L'elevato corso del greggio ha nel contempo un effetto inflazionistico.

A livello di singoli titoli si è oggi messa in mostra Givaudan (+4,73% a 2965,00 franchi), che si è ripresa dalla recente debolezza. Osservata speciale era anche ancora una volta Lonza (+2,46% a 440,70 franchi), dopo le novità degli ultimi giorni.

Bene orientati si sono rivelati i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,74% a 32,88 franchi), Holcim (+1,74% a 59,58 franchi), Kühne+Nagel (+1,59% a 269,00 franchi) e Sika (+1,55% a 242,80 franchi).

Hanno trainato il listino Nestlé (+1,06% a 106,72 franchi) e Novartis (+0,97% a 92,89 franchi), mentre si è defilato il terzo peso massimo difensivo, Roche (-0,37% a 256,10 franchi). La prospettiva di un aumento dei tassi d'interesse ha favorito UBS (+1,45% a 23,74 franchi), mentre fra i pochi valori in negativo si è distinta Richemont (-1,83% a 115,55 franchi), da oggi scambiata senza la cedola del dividendo.

Nel mercato allargato non sono stati accolti bene i risultati semestrali di Baloise (-6,37% a 136,70 franchi). VAT (+1,21% a 325,40 franchi) ha prorogato sino a fine novembre il lavoro ridotto nei suoi stabilimenti di Haag (SG), mentre Ypsomed (+3,56% a 275,97 franchi) ha beneficiato di un importante ordinativo di Novo Nordisk.