ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in chiaro ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'090,61 punti, in flessione dello 0,96% rispetto a venerdì.

Gli investitori hanno optato per un atteggiamento molto prudente, perché nei prossimi giorni fioccheranno gli appuntamenti di politica monetaria: mercoledì arriverà la decisione sui tassi della Federal Reserve americana, il giorno seguente toccherà alla Banca nazionale svizzera (BNS) e alla Bank of England, mentre venerdì sarà il turno della Banca centrale del Giappone.

Gli esperti prevedono che la Fed sospenderà la fase di stretta monetaria, dopo l'ultimo rialzo di 25 punti base in luglio. Questo perché negli Stati Uniti si stanno accumulando notizie che indicano un continuo rallentamento dell'economia: ad esempio il numero di nuove assunzioni è calato. Per quanto riguarda la Svizzera la maggioranza degli specialisti propende invece per un ultimo rialzo del tasso guida di 0,25 punti al 2,00%.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Lonza (-14,70% a 424,30 franchi), che ha annunciato la partenza a fine mese del Ceo Pierre-Alain Ruffieux: sarà sostituito ad interim dal presidente del consiglio di amministrazione Albert Baehny. Il nuovo avvicendamento ai vertici - dopo diversi altri nel recente passato - non è stato bene accolto: l'azione ha segnato oggi un minimo pluriennale.

Vendite sono state segnalate anche su Alcon (-1,75% a 72,80 franchi) e Sonova (-2,36% a 218,90 franchi), ma poco ispirati sono apparsi anche i colossi farmaceutici Novartis (-0,26% a 91,02 franchi) - malgrado un parere positivo nell'Ue per un biosimilare del trastuzumab prodotto dalla divisione Sandoz, un preparato contro il cancro al seno e i tumori gastrici - e Roche (-1,30% a 257,95 franchi), mentre ha continuato a trainare il listino il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,28% a 105,72 franchi).

UBS (+0,04% a 23,41 franchi) ha marciato sul posto, mentre in ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente legati ai cicli economici quali ABB (+0,76% a 33,03 franchi), Holcim (-0,65% a 58,34 franchi), Sika (-1,55% a 240,70 franchi), Kühne+Nagel (+0,75% a 267,10 franchi) e Geberit (-1,03% a 452,70 franchi).

Nel mercato allargato va segnalato l'arretramento di Swiss Steel (invariata a 0,12 franchi), che è arrivata a perdere oltre il 9% dopo un avvertimento sugli utili, per poi riprendersi nel finale. La prospettiva di un miglioramento del risultato ha per contro messo le ali a MCH Group (+8,96% a 4,50 franchi). DKSH (-0,92% a 64,95 franchi) ha da parte sua annunciato un'acquisizione in Nuova Zelanda.