ZURIGO (awp/ats/awp) - La Borsa svizzera ha chiuso l'ultima seduta della settimana. L'indice principale SMI è calato dell'1,67% a 11'495,79 punti.

Dopo la pubblicazione dei dati sull'impiego negli Stati Uniti l'indice SMI era già calato sotto la soglia degli 11'500 punti, poi era lievemente risalito. Secondo gli ultimi dati il mercato del lavoro statunitense sembra andare ancora molto bene. Escluso il settore agricolo, a marzo sono stati creati 303'000 nuovi posti di lavoro, un numero nettamente superiore alle aspettative. Il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 3,8%.

"La serie di buoni dati sul mercato del lavoro non accenna a diminuire", ha dichiarato il capo economista della VP Bank Thomas Gitzel in un primo commento. La Federal Reserve (Fed) statunitense non ha quindi fretta di tagliare i tassi di interesse. Ieri Neel Kashkari della Fed di Minneapolis aveva già segnalato che non è garantito un taglio dei tassi d'interesse quest'anno, vista la robusta economia statunitense e solo un lento calo dell'inflazione.

Tutti i titoli dell'SMI hanno chiuso in rosso e i tre pesi massimi hanno trascinato il listino verso il basso con pesanti perdite: Novaris ha ceduto il 2,47% (a 86,06 franchi), Nestlé l'1,96% (a 92,92 franchi) e Roche il 2,40% (a 219,50 franchi). In netto ribasso anche Richermont, che ha perso il 2,76% (a 133,95 franchi)

Il calo più modesto è quello registrato da Alcon (-0,16% a 76,06 franchi). Hanno contenuto le perdite sotto l'1% anche alcuni titoli ciclici come Holcim (-0,45% a 80,10 franchi) e Geberit (-0,61% a 520,20 franchi), a cui si aggiungono Lonza (-0,47% a 546,60 franchi), Givaudon (-0,23% a 3947,00 franchi), Partners Group (-0,75% a 1264,50 franchi) e Swiss Life Holding (-0,58% a 618,80 franchi).