Giovedì inflazione Usa

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 27 feb - All'indomani di una seduta incolore, le Borse europee vanno verso un altro avvio fiacco, in scia alla battuta d'arresto di Wall Street dopo i record precedenti. In attesa di spunti, che arriveranno nei giorni prossimi con i numeri sul Pil americano, domani, e soprattutto sull'inflazione, giovedì, gli investitori optano per un atteggiamento interlocutorio, tanto più che alla vigilia la presidente della Bce Christine Lagarde non ha dato indicazioni nuove sulla traiettoria della politica monetaria europea, pur riconoscendo un rallentamento dell'inflazione e anticipando un miglioramento dell'economia nel 2024. Sul fronte macroeconomico, oggi i riflettori sono puntati sui dati sulla fiducia dei consumatori di Francia, Germania (migliorata solo lievemente a -29 punti a marzo) e Stati Uniti, dove sono attesi anche i numeri su settore immobiliare e beni durevoli. Per quanto riguarda l'inflazione americana, secondo gli analisti, "se i dati Pce dovessero risultare più bassi, gli investitori potrebbero vedere una ricalibrazione delle aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed e gli operatori potrebbero iniziare a prezzare un potenziale taglio dei tassi a maggio". Così, in scia all'andamento fiacco delle piazze asiatiche con Tokyo che ha chiuso con un rialzo frazionale (+0,1%) che ha comunque consentito di aggiornare i massimi storici, i future dell'Euro Stoxx 50 scendono dello 0,12%, quelli del Ftse Mib di Milano dello 0,14%, quelli del Cac 40 di Parigi dello 0,18%, quelli del Dax 40 di Francoforte dello 0,06%, quelli dell'Ibex 35 di Madrid dello 0,04%, quelli dell'Aex di Amsterdam dello 0,26% e quelli del Ftse 100 di Londra dello 0,14%. Terzo rialzo consecutivo per il petrolio, in scia ai timori sull'offerta visto il protrarsi dei problemi sulle consegne a causa della situazione sul Mar Rosso: il Wti aprile sale dello 0,24% a 77,77 dollari al barile, il Brent di pari scadenza cresce dello 0,27% a 82,8 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam scende dell'1,07% a 23,75 euro al megawattora, dopo avere segnato una prima posizione a 23,85 euro. Sul valutario l'euro resta sopra la soglia di 1,08 dollari e passa di mano a 1,086 (1,0826 la chiusura precedente) e vale 163,352 yen (da 162,92 alla vigilia). Il cambio dollaro/yen è a 150,424 (da 150,49).

Ars

(RADIOCOR) 27-02-24 08:30:43 (0177)ENE 3 NNNN


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February 27, 2024 02:39 ET (07:39 GMT)