MILANO (Reuters) - L'obiettivo primario di UniCredit non è fare fusioni o acquisizioni ma costruire fondamenta solide per il futuro della banca.

È quanto scrive, l'indomani dell'annuncio dell'interruzione delle trattative con il Tesoro su Banca Mps, il Ceo di UniCredit Andrea Orcel ai dipendenti.

Le fusioni e le acquisizioni "possono diventare degli acceleratori della nostra strategia, se ci sono i giusti presupposti", scrive Orcel.

"Ma la nostra priorità è, ed è sempre stata, costruire delle fondamenta solide per il nostro futuro, facendo emergere tutto il valore e il potenziale che abbiamo all'interno di UniCredit. Per farlo, continueremo ciò che abbiamo incominciato a fare: ci impegneremo per semplificare la nostra banca e mettere i nostri clienti al centro di tutto quello che facciamo, sperimentando soluzioni innovative e portando avanti il nostro processo di evoluzione digitale", aggiunge.

Il Tesoro e UniCredit hanno ufficializzato ieri la rottura della trattativa per la vendita di Banca Mps, creando una battuta d'arresto al tentativo ormai pluriennale del governo di riportare la banca toscana in mani private.

Il governo cercherà ora di concordare con Bruxelles un'estensione della scadenza fissata per la riprivatizzazione della banca senese, afferma una fonte del Tesoro, aggiungendo che l'azionista pubblico farà la sua parte per la ricapitalizzazione dell'istituto.

L'operazione Mps è stata sempre vista da UniCredit "come un'occasione per rafforzare il settore bancario di questo paese, e al tempo stesso garantire un futuro brillante tanto ai clienti quanto ai dipendenti di Bmps", commenta Orcel nella lettera.

"Inoltre, l'accordo avrebbe potuto creare valore aggiunto per UniCredit: rafforzare il nostro posizionamento nei nostri mercati principali e aumentare la nostra base clienti è una parte fondamentale del nostro nuovo piano strategico", aggiunge.

"Tuttavia, abbiamo messo in chiaro fin dall'inizio che il coinvolgimento di UniCredit nell'operazione sarebbe dipeso dal verificarsi di una serie di principi chiave concordati dalle parti, da cui non potevamo discostarci per garantire gli interessi di tutti i nostri stakeholder", ricorda Orcel riferendosi alle condizioni poste di neutralità sul capitale e di incremento dell'Eps del 10%.

"Sfortunatamente, e nonostante gli sforzi che abbiamo profuso, siamo arrivati alla conclusione che le condizioni da cui dipendeva l'accordo non possono essere soddisfatte", commenta Orcel.

"Gli avvenimenti recenti non devono scoraggiarci. Gli imprevisti fanno parte di ogni percorso di creazione, costruzione e transizione verso una nuova organizzazione, e la nostra capacità di gestirli e di reagire con prontezza mi dà fiducia nel futuro", conclude nella lettera.

(Gianluca Semeraro, in redazione a Roma Stefano Bernabei)