In una denuncia depositata ieri sera presso il tribunale federale di San Francisco, Levi ha fornito 14 foto di capi di abbigliamento Brunello Cucinelli contenenti copie "quasi identiche" della sua linguetta, che il rivenditore di denim e altri capi di abbigliamento ha registrato nel 1938.

Levi ha detto che i consumatori saranno probabilmente confusi e che probabilmente Levi perderà vendite e subirà "danni incalcolabili e irreparabili" alla propria reputazione, a meno che Brunello Cucinelli non smetta di vendere i suoi capi di abbigliamento contraffatti.

La causa chiede di porre fine alle vendite dei prodotti contraffatti, un risarcimento ancora non specificato per danni, compresi i mancati introiti, e altri rimedi. Levi ha detto che i ripetuti tentativi di risolvere la controversia senza ricorrere al contenzioso sono stati infruttuosi.

Brunello Cucinelli, che produce capi casual ma di lusso esclusivo, non ha ancora rilasciato alcun commento in merito alla notizia.

I marchi Levi's comprendono anche Dockers e Beyond Yoga.

Negli ultimi anni l'azienda di San Francisco ha intentato diverse cause per proteggere i suoi marchi, tra cui quelle contro Yves Saint Laurent di Kering e Kenzo di LVMH. Entrambe le cause si sono concluse con un accordo.

La causa è Levi Strauss & Co contro Brunello Cucinelli USA, U.S. District Court, Northern District of California, No. 24-00399.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)