(Reuters) - Il miliardario Bernard Arnault ha tagliato a tutti gli effetti i legami con Arnaud Lagardere lasciando l'omonimo gruppo dei media di cui è a capo esposto a scalate.

L'uomo più ricco di Francia, presidente e Ceo del gruppo del lusso Lvmh, era giunto in soccorso di Lagardere lo scorso anno, con un investimento che lo aveva aiutato a fronteggiare un azionista attivista e a liberarsi dei debiti.

Ma la scommessa ha preso una piega amara quando un altro gigante dei media, Vincent Bolloré, si è interessato alla questione ed è diventato il primo azionista con il 27% di Lagardere, conglomerato che opera nel settore dei viaggi oltre che nell'editoria e pubblica diverse testate influenti tra cui Paris Match.

Lagardere ha confermato che Agache, società di investimenti di Arnault, sta abbandonando la holding personale di Arnaud Lagardere e sta invece aumentando la sua quota diretta nel gruppo al 10%.

Gli accordi azionari tra Arnault e Arnaud Lagardere decadranno, ha detto Lagardere in un comunicato pubblicato nella tarda giornata di ieri.

Il titolo Lagardere ha registrato una leggera perdita, dopo essere crollato nei giorni scorsi, sulle voci di una ristrutturazione.

La mossa riduce i diritti di voto di Arnaud Lagardere, che un tempo aveva ampio controllo sull'azienda fondata da suo padre, grazie a una struttura di partnership che gli garantiva un solido cuscinetto contro le scalate. Attualmente la sua quota è dell'11%.

Bolloré è visto come il candidato ideale per una scalata, benché possa esercitare influenza anche con la sua quota attuale.

La Qatar investment authority (Qia) nel frattempo, detiene l'11,5% dell'azienda, mentre Amber Capital, che aveva fatto campagna per una ristrutturazione della governance, controlla il 18,5%.

Arnault, che ha fatto crescere Lvmh tramite una serie di acquisizioni, ha sfrondato di recente i suoi investimenti secondari di minor successo.

Agache ha alienato oggi la propria quota in Carrefour, con il gruppo francese dei supermercati che si sta godendo i frutti di una ristrutturazione, benché le azioni abbiano perso valore nei 14 anni di investimento di Arnault.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)