Un trader segnala che oggi non c'è grande voglia di investire sull'azionario.

Intorno alle 16,20 il Ftse Mib mostra un calo dello 0,46%. Volumi molto contenuti pari a poco meno di 900 milioni dieuro.

Tra i titoli in evidenza:

In deciso ribasso il comparto del lusso, in forte calo in tutta Europa in quella che sembra una tipica rotazione settoriale dopo forti guadagni. L'indice europeo cede il 3,9%, mentre si guarda ai segnali di indebolimento della domanda Usa e si torna parlare di incremento di casi Covid in Cina. A Milano, BRUNELLO CUCINELLI cede il 3,5%, MONCLER -5%. Giù anche FERRARI a -2,8%.

Debole il comparto delle utility che paga sempre la competizione diretta con i titoli di Stato il cui rendimento supera abbondantemente il 4% per il decennale. SNAM cede lo 0,8%, mentre sono poco mosse TERNA, ENEL A2A.

Nel comparto oil svetta SARAS con un balzo del 3,6% grazie al ritorno della crescita del margine di raffinazione petrolifera a maggio dopo il calo ad aprile, come evidenzia Bestinver nel daily. "I margini stanno iniziando a beneficiare della crescita della domanda di benzina durante la driving season negli Usa e la domanda di petrolio per i sistemi di raffreddamento, in particolare in Asia e Medioriente", scrive il broker.

Raccolta anche SAIPEM, in salita del 3,1%.

Banche deboli dopo il rally di ieri. A parte MPS che sale del 3,5% circa, sul resto del comparto prevalgono le vendite, come su BANCO BPM (-0,4%) e BPER (-0,9%). Vendute anche le big UNICREDIT e INTESA SP.

Grazie alle ricoperture la JUVENTUS balza del 2,5% nonostante la penalizzazione di 10 punti annunciata ieri sera, che a due giornate dalla fine del campionato sancisce una sua probabile esclusione dalla Champions League. Ben raccolta invece è la LAZIO (+1,8%) che, al secondo posto in classifica, brinda alla matematica certezza di parteciparvi.

Corre BANCA PROFILO (+3,8% a 0,21 euro) dopo che Arepo Bp, azionista di controllo della banca, ha raggiunto un accordo vincolante per la vendita alla società di gestione francese di fondi di investimento alternativi Twenty First Capital del 29% del capitale dell'istituto al prezzo di 0,2637 per azione.

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)