Nel primo semestre i ricavi sono cresciuti di quasi il 60% a cambi costanti rispetto al 2020, raggiungendo i 313,7 milioni di euro.

Rispetto ai livelli del primo semestre 2019, quando non era ancora scoppiata la pandemia, le vendite sono cresciute del 10%, mentre nel solo secondo semestre sono superiori del 13,8% ai livelli di due anni fa.

Il gruppo noto per i suoi capi in cachemire aveva già rivisto al rialzo le attese di vendita lo scorso marzo, prevedendo una crescita del fatturato del 15-20% per il 2021 e del 9-10% per il 2022. Oggi si aspetta "un'ottima crescita delle vendite per l'intero 2021, nell'intorno del +20% rispetto al 2020, con un altrettanto positivo ed equilibrato aumento per l'anno 2022 intorno al +10%".

Il 2020 si era chiuso con una contrazione del fatturato del 10% per gli effetti della crisi sanitaria.

Nel primo trimestre di quest'anno le vendite sono aumentate del 7% a cambi cotanti, il 3% in più del livelli del 2019.

Il confronto con il secondo trimestre del 2020 è particolarmente favorevole perché furono i mesi maggiormente segnati dalle misure di lockdown e dalle chiusure forzate dei negozi.

Cucinelli è il primo gruppo di lusso italiano a pubblicare i dati del secondo trimestre e la sua performance rafforza l'idea che il settore sia ormai riuscito a lasciarsi alle spalle la crisi innescata dalla pandemia.

Il mercato europeo, che rappresenta il 43,7% delle vendite totali compresa l'Italia, è cresciuto del 9,2% rispetto al primo semestre del 2019, la metà circa di quanto sia cresciuta l'Asia.

Cucinelli ha recentemente annunciato una partnership con il marchio Oliver Peoples di EssilorLuxottica per il lancio della sua prima collezione di occhiali. Gli occhiali saranno disponibili a partire dal mese di ottobre e riporteranno il logo Brunello Cucinelli & Oliver Peoples.

(Claudia Cristoferi); ((Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano/Roma Xxx, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)