MILANO (Reuters) - Gli adviser tecnici hanno completato la due diligence sulle reti di Telecom Italia (Tim) e Open Fiber, che dovrebbero fondersi sulla base di un piano delineato l'anno scorso, da cui è emersa la possibilità di conseguire sinergie significative.

Lo ha detto l'amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi nella conference call sui risultati 2020 e sul piano al 2023.

"Come da attese, la due diligence ha mostrato che la fusione delle due reti può generare sinergie significative", ha detto Gubitosi.

"Ci sono enormi sinergie che possono essere create ma sono sensibili al tempo. Prima si fa meglio è", ha aggiunto.

Lo scorso anno Tim e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), su impulso del governo guidato allora da Giuseppe Conte, hanno dato l'ok preliminare alla creazione di una società unica della rete che combinerà gli asset infrastrutturali di Telecom con quelli di Open Fiber.

Cdp è azionista di Open Fiber con Enel ed è anche tra i soci principali di Tim.

"Sono sicuro della volontà del governo e della Cdp di implementare questo accordo creando valore per il Paese. Penso che accadrà prima piuttosto che dopo", ha detto Gubitosi.

"Abbiamo un accordo con Cdp e non abbiamo ragione di ritenere che la posizione di Cdp sia cambiata", ha proseguito il manager.

(Elvira Pollina, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, Francesca Piscioneri)