LONDRA (Reuters) - Il nuovo investitore miliardario di Bt sta appoggiando la decisione del gruppo britannico delle telecomunicazioni di agire da solo, non vedendo alcuna necessità di vendere la quota in Openreach e forse neppure di trovare un partner per la distribuzione della fibra.

A riferirlo è una persona a conoscenza della situazione.

Patrick Drahi, imprenditore franco-israeliano delle telecomunicazioni, ha sorpreso gli investitori all'inizio di questo mese, quando ha annunciato di controllare il 12,1%, quota che lo rende di fatto il maggiore investitore nella società, portando il titolo Bt ai massimi di 17 mesi.

Il 57enne ha incontrato i dirigenti di Bt a Londra la scorsa settimana, secondo due fonti, una delle quali ha riferito che Drahi ha confermato in privato quanto detto in pubblico, ossia di appoggiare i miliardi di investimenti da parte di Bt per la costruzione di reti in fibra e 5G di cui la Gran Bretagna ha bisogno per aumentare la produttività.

L'acquisto della quota ha scatenato speculazioni secondo le quali Drahi potrebbe fare pressioni su Bt per vendere una quota di Openreach o per scorporarla, ed è giunto un mese dopo che il gruppo ha definito un piano per trovare un partner che collabori nella costruzione della nuova rete in fibra.

Ma la fonte, che ha parlato in condizione di anonimità, ha detto che Drahi e altri grandi investitori di Bt, tra cui Deutsche Telekom, non erano convinti della necessità di una joint venture sulla fibra, salvo che un eventuale partner non avesse accesso al capitale con un costo più basso.

Portavoce di Bt e di Drahi non hanno voluto commentare. Deutsche Telekom non è stata immediatamente disponibile a una richiesta di commento.

Bt ha in programma di spendere 15 miliardi di sterline (17,5 miliardi di euro) su un upgrade che aiuterà a trasformare l'azienda, le cui origini risalgono al 1846.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)