MILANO (Reuters) - Il Ceo di Generali Philippe Donnet difende l'operazione Cattolica e annuncia che la compagnia triestina parteciperà al suo prossimo aumento di capitale ma soltanto pro quota.

In un'intervista a Repubblica, Donnet aggiunge che la recente organizzazione del gruppo, aiuterà a raggiungere gli obiettivi finanziari al 2021 e le sue linee guida saranno utili anche per il nuovo piano 2022-24.

"Ho solo più leve in mano. Abbiamo semplificato il processo decisionale per renderlo più veloce e più snello, ma il mio stile è l'esatto contrario dell'uomo solo al comando. Giocavo a rugby, credo solo nella forza della squadra", dice Donnet al quotidiano.

Mercoledì il Cda ha approvato all'unanimità una nuova struttura organizzativa finalizzata a sostenere l'esecuzione del piano al 2021 con la quale, tra le altre cose, viene a cessare la posizione di General Manager, oggi ricoperta da Frederic de Courtois, che lascerà il gruppo dall'1 febbraio.

Donnet ribadisce che il dividendo non pagato nel 2020, su indicazione di Ivass, verrà distribuito entro la fine del 2021. "Ovviamente ci atterremo alle indicazioni del regolatore", dice.

E in quanto alla politica dei dividendi dei prossimi anni, la solidità patrimoniale "assieme ai flussi di cassa, è la migliore garanzia per i dividendi. Quindi anche nel prossimo ciclo saremo in grado di pagare un dividendo attraente per i nostri azionisti", afferma.

Donnet difende poi l'operazione Cattolica, con la quale la compagnia ha acquistato il 24,4% della società veronese diventando il primo azionista e ha siglato una partnership strategica.

"Già nel 2021 l'accordo ci darà grandi soddisfazioni; la vendita di prodotti dell'asset management è in corso, mentre a marzo venderemo i nostri servizi salute e Internet of Things ai 3,5 milioni di clienti Cattolica", spiega, aggiungendo che l'attuale minusvalenza di 90 milioni sulla quota "è solo teorica e temporanea".

"Noi abbiamo una visione strategica di lungo termine", spiega, sottolineando che Generali parteciperà "verosimilmente" al prossimo aumento di capitale di Cattolica ma soltanto pro quota.

Il mandato di Donnet scade il prossimo anno con il rinnovo dell'intero board. Alla domanda sulle voci secondo cui la sua conferma non è scontata, Donnet replica che è un tema che non lo appassiona.

"Quello che conta non è il mio futuro, ma quello di Generali che compie adesso 190 anni e dovrà navigare al meglio per altri 190. Noi proponiamo la strategia al cda", dice.

(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)