MILANO (Reuters) - Il cda di Telecom Italia (Tim) si prepara a dare un primo via libera alle linee guida del piano di riorganizzazione del gruppo predisposte dal nuovo amministratore delegato, piano a fronte del quale sarà valutata la possibile acquisizione da parte del fondo statunitense Kkr.

Sotto pressione per il calo di margini e ricavi in un mercato estremamente competitivo, la settimana scorsa Tim ha conferito a Pietro Labriola l'incarico di amministratore delegato dopo l'uscita di scena di Luigi Gubitosi a novembre.

La nomina di Labriola, da vent'anni in Tim e da novembre direttore generale, ha ricevuto il sostegno unanime del consiglio, anche da parte della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).

Promossa dal principale investitore Vivendi, che ha criticato l'offerta di Kkr in quanto troppo bassa, la nomina di Labriola rappresenta un'incognita per Kkr, la cui proposta di acquisto non vincolante per Tim da 10,8 miliardi di euro sarà valutata rispetto al piano che dovrebbe svelare il 2 marzo.

Una prima versione delle linee presentata al board la scorsa settimana prevede la scissione delle operazioni di rete fissa di Tim dalle sue attività di servizi, hanno detto alcune fonti.

Tale scissione dovrebbe aprire la strada a una fusione degli asset di rete fissa di Tim con quelli di Open Fiber, mossa auspicata da Cdp e che rende meno probabile uno scenario in cui Kkr prenda il controllo del gruppo.

Cdp, che possiede il 60% di Open Fiber e il 10% di Tim, emergerebbe probabilmente come principale azionista in una eventuale combinazione della rete di Open Fiber con quella di Tim.

Il governo considera le infrastrutture di telecomunicazioni di importanza strategica per il Paese ed è determinato a promuovere la connettività a banda larga. Kkr ha subordinato all'appoggio del governo e del board di Tim la finalizzazione della sua proposta di acquisto della società.

I dubbi rispetto alla possibilità di successo dell'offerta Kkr, che deve ancora ricevere una risposta da Tim, hanno portato il titolo a perdere il 9& circa dall'inizio dell'anno, a circa 0,41 euro, a fronte dei 0,505 euro offerti in via preliminare dal fondo.